Tecnologia

Robot Nao: I Piccoli Alleati della Salute a Modena

2025-04-10

Autore: Marco

Innovazione in Corridoio: Arrivano i Robot Ugo e Gino!

MODENA. Un progetto rivoluzionario sta prendendo piede all'Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore): stiamo parlando di Robin3, un'iniziativa destinata a semplificare e migliorare l'interazione tra uomo e robot grazie all'intelligenza artificiale. I protagonisti? I piccoli robot umanoidali Nao, Gino e Ugo, che si stanno trasformando in veri e propri compagni per medici e pazienti.

Da un'Idea Illuminante!

Il progetto affonda le radici in un'intuizione della professoressa Maria Grazia Modena, esperta cardiologa. "Tutto è cominciato dal desiderio di rendere più accogliente l'ambiente per bambini e ragazzi affetti da autismo. Il nostro obiettivo era creare un'atmosfera serena nelle visite", racconta con passione la docente. I robot Nao, dotati di simpatia e versatilità, sono diventati alleati strategici, facilitando il processo di visita per i bambini, rendendoli più tranquilli e collaborativi.

Un'Avventura Tecnologica

Grazie alla presenza dei robot, è stato possibile portare a termine elettrocardiogrammi e ecografie anche nei casi più complessi, senza l'uso di sedativi. La vera genialità di Robin3 è nell'interfaccia: completamente accessibile e intuitiva, permette al personale medico di gestire i robot senza la necessità di competenze informatiche avanzate. Il professor Biagiotti spiega: "Vogliamo che Ugo e Gino diventino colleghi, strumenti indispensabili nelle visite."

Il Cervello Dietro l'Innovazione

Federico Biagi, dottorando in ingegneria e mente creativa dietro il primo prototipo dell'interfaccia, racconta come è nato tutto. "Durante la mia tesi magistrale, ho pensato a come semplificare l'interazione uomo-robot. Poi è scattata l'idea di utilizzare i modelli linguistici come ChatGPT per consentire comandi vocali. Da lì è iniziato il viaggio verso un nuovo modo di interagire!"

La Rivoluzione della Robotica Sociale

Robin3 segna un passo avanti nella robotica sociale, permettendo interazioni più flessibili e personalizzate. Biagi sottolinea l'importanza di avere un robot affidabile, anche in contesti complessi come quello medico: "La sfida è garantire che i robot siano strumenti fidati in tempo reale." Oggi, Gino e Ugo sono già operativi, gestendo comandi da PC e accompagnando le visite con frasi preimpostate.

Un Amico Speciale per i Piccoli Pazienti

La presenza di Gino ha già dimostrato di fare la differenza: "Un giorno, due gemelli stranieri erano molto agitati. Abbiamo fatto parlare Gino in francese e hanno immediatamente trovato calma. Alla fine della visita, ci hanno persino dato il cinque!" La capacità di questi robot di interagire e intrattenere è stata cruciale in situazioni delicate, come nei casi di diagnosi oncologiche.

Un Futuro Luminoso e Sicuro

I prossimi passi includono il miglioramento dell'interfaccia, rendendola ancora più user-friendly e compatibile con dispositivi mobili. Inoltre, si sta valutando la creazione di un avatar, trasformando il robot in un'estensione dell'operatore. La professoressa Isabella Ferrari guida anche un'iniziativa per trattare le questioni etiche e legali: "Con un approccio di 'law by design' ci impegniamo a garantire la sicurezza dei pazienti più vulnerabili."

Il Futuro della Salute è Qui!

Il professor Biagiotti conclude sottolineando il potenziale impatto di ROBIN3: "Questa iniziativa non solo unisce ingegneria, medicina e intelligenza artificiale, ma offre una nuova visione della tecnologia – non come sostituto del medico, ma come supporto per migliorare la vita dei più fragili." Unimore continua a brillare come un faro di eccellenza nella ricerca innovativa!