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Roberto Visentini: «Ero la pecora nera del ciclismo, il team mi tradì e Moser mi disse 'devi spaccare la faccia a tutti'»

2025-04-05

Autore: Giovanni

L'ex ciclista Roberto Visentini, famoso per la sua vittoria al Giro d'Italia del 1986, condivide la sua storia e offre un'analisi sincera del mondo del ciclismo. Visentini si definisce la 'pecora nera' del ciclismo, suggerendo che la sua carriera non è stata priva di ostacoli e tradimenti. «La mia famiglia benestante? Una balla, già con i primi stipendi guadagnavo più di papà» afferma, rivelando un retroscena della sua vita che contrasta con l'immagine pubblica che molti si aspettano.

Oltre a questo, ricorda il famoso ciclista Giuseppe Moser, che, in un momento di frustrazione, gli disse: «Devi spaccare la faccia a tutti». Queste parole rispecchiano la competizione spietata nel ciclismo professionale degli anni '80, un'epoca in cui le rivalità erano intense e ogni corsa sembrava essere una battaglia. Visentini non nasconde il fatto che molte delle corse erano decise a tavolino, il che solleva interrogativi sulla trasparenza nello sport.

«So che Roche ha avuto problemi col fisico: se li merita», aggiunge, una frase che evidenzia come le sfide fisiche e mentali siano all'ordine del giorno per i ciclisti e come non tutti riescano a gestirle. Con il passare del tempo, Visentini ha continuato a riflettere sulla sua carriera e sui cambiamenti nel mondo del ciclismo, osservando come la questione del doping e delle strategie sportive siano cambiati drasticamente.

Il ciclismo, una volta un simbolo di resistenza e tenacia, si trova oggi ad affrontare nuove sfide, e i ciclisti di oggi devono affrontare pressioni sia interne che esterne, a dimostrazione che la passione per questo sport va oltre le vittorie e i riconoscimenti.