Secondo un recente rapporto pubblicato dal Times, l'Ucraina potrebbe essere in grado di sviluppare una rudimentale bomba nucleare in pochi mesi nel caso in cui il presidente eletto americano Donald Trump decidesse di interrompere il sostegno militare a Kiev contro la Russia.

Il documento, elaborato da un think tank ucraino, è stato presentato al ministero della Difesa di Kiev, suggerendo che l'Ucraina possieda le capacità tecniche per realizzare un ordigno utilizzando plutonio, simile alla bomba 'Fat Man' sganciata su Nagasaki nel 1945.

Tuttavia, le autorità ucraine hanno ufficialmente smentito queste affermazioni. Heorhii Tykhyi, portavoce del ministero degli Esteri, ha dichiarato: "Non possediamo, sviluppiamo o intendiamo acquisire armi nucleari."

Ha inoltre evidenziato che l'Ucraina sta collaborando strettamente con l'AIEA e mantiene la massima trasparenza riguardo al monitoraggio dell'uso di materiali nucleari.

In un discorso recente, il presidente Volodymyr Zelensky ha accennato in modo ipotetico alla possibilità di ricorrere a un'arma nucleare come alternativa a un eventuale mancato ingresso dell'Ucraina nella NATO, sottolineando però che la sua intenzione non è quella di perseguire tali ordigni.

Nel frattempo, la Commissione Europea ha approvato un nuovo pagamento di 4 miliardi di euro dall'Ukraine Facility. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha affermato su X: "Siamo qui per un lungo periodo. Aiuteremo a mantenere in funzione lo stato ucraino nel corso di questa atroce guerra." Siamo ormai prossimi al millesimo giorno di conflitto.

La Russia, dal canto suo, non ha intenzione di nominare un inviato speciale per eventuali negoziati sull'Ucraina, poiché il presidente Vladimir Putin gestisce personalmente la situazione, come dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Negli ultimi giorni, Peskov ha anche smentito notizie riguardanti presunti contatti telefonici tra Putin e Trump.

Sul campo, un'operazione russa ha tentato di penetrare a Kupiansk, nel nord-est dell'Ucraina, per la prima volta da settembre 2022. Nonostante siano riusciti a entrare parzialmente nei sobborghi, le forze russe sono state respinte.

In un tragico episodio, bombardamenti delle forze ucraine su aree del Donbass occupate dai russi hanno causato morti e feriti tra i civili. Due donne sono state uccise e almeno 11 persone sono rimaste ferite.

Questo evidenzia ancora una volta la terribile realtà che i civili affrontano in mezzo a questo conflitto.

Un ultimo caso da segnalare riguarda una regista teatrale russa, Anastasia Berezhinskaya, condannata a 8 anni di carcere per aver incitato pubblicamente a 'sparare a quello stupido bastardo di Putin'. Questa condanna è un chiaro esempio della repressione della libertà di espressione in Russia, dove centinaia di persone sono state perseguite per aver espresso opinioni contrarie alla guerra in Ucraina.

La pressione contro i dissidenti continua a crescere, con oltre 20.000 arresti documentati.

È fondamentale restare aggiornati su questi sviluppi geopolitici cruciali mentre la situazione in Ucraina e le sue implicazioni globali si evolvono.