"Riformare il sistema carcerario: la proposta senza amnistia"
2024-12-28
Autore: Sofia
Riformare il sistema carcerario: la proposta senza amnistia
Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha affermato che il governo attuale è il primo a dedicare una vera attenzione al tema delle carceri. Con un chiaro riferimento all’appello di Papa Francesco nel 2015, quando sollecitò un cambiamento profondo, Sisto ha dichiarato che a differenza del silenzio che seguì quell’appello da parte dei governi precedenti, ora ci si impegnerà seriamente per affrontare le problematiche delle carceri italiane. Tuttavia, il viceministro ha sottolineato che di amnistia non si parlerà, in quanto la priorità rimane per la rieducazione e il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti.
Sisto ha evidenziato progressi già compiuti, tra cui iniziative per supportare i detenuti tossicodipendenti, e ha insistito sulla necessità di un nuovo approccio alle pene alternative e alla limitazione della carcerazione preventiva. "Le parole del Papa non rimarranno inascoltate", ha promesso Sisto, sottolineando che il sistema penale deve favorire la reintegrazione piuttosto che una mera punizione.
La visita di Bergoglio al carcere di Rebibbia ha acceso il dibattito, evidenziando la richiesta di maggior attenzione alle condizioni detentive, alla riduzione del sovraffollamento e al supporto per i detenuti. Tuttavia, le reazioni politiche sono state miste. Se da un lato alcuni membri della maggioranza, come il vicepremier Antonio Tajani, hanno accolto con favore le proposte del Papa, la Lega e Fratelli d'Italia hanno mostrato riserbo. Alcuni esponenti di questi partiti hanno evidenziato che la richiesta di speranza per i detenuti non deve far dimenticare le esigenze di giustizia per le vittime dei crimini.
Dall'altro lato del dibattito, diversi rappresentanti della sinistra hanno applaudito il Papa per aver messo in evidenza le problematiche delle carceri. Ilaria Cucchi ha dichiarato che il Santo Padre ha “squarciato il velo del silenzio” su una situazione drammatica, caratterizzata da suicidi frequenti all'interno delle prigioni e dalla crescente indifferenza delle istituzioni.
Inoltre, il senatore del Partito Democratico Filippo Sensi ha proposto che il Papa venga invitato a parlare in aula per sostenere una legge di amnistia, sottolineando l’urgenza di provvedimenti che possano portare a una maggiore umanità nel trattamento dei detenuti.