
Restrizioni Pronto Soccorso Ruggi: Udc Accusa, 'Clima da Unione Sovietica'
2025-04-04
Autore: Maria
La recente introduzione di nuove restrizioni nel reparto di Pronto Soccorso dell'ospedale Ruggi di Salerno ha scatenato una reazione veemente tra operatori sanitari e gruppi politici. In particolare, Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell'Udc, ha espresso forte sostegno ai medici e ai paramedici, sottolineando che le condizioni in cui operano stanno diventando sempre più insostenibili.
Polichetti non ha usato mezzi termini, dichiarando: "Questa misura ha il sapore di una repressione in stile Unione Sovietica, piuttosto che di un provvedimento mirato a migliorare il servizio sanitario. È inaccettabile che invece di supportare chi ogni giorno si sacrifica per salvare vite umane, si impongano restrizioni che minano il lavoro del personale medico e paramedico."
L'importanza di garantire condizioni di lavoro dignitose per il personale sanitario è stata ribadita da Polichetti, che ha messo in evidenza come questi professionisti già affrontino turni estenuanti e un costante aumento delle situazioni di emergenza. "Le istituzioni devono sostenere i professionisti della salute, non ostacolarli con regole punitive. Il Pronto Soccorso è il cuore pulsante di un ospedale e necessita di una gestione assennata, che tenga conto delle necessità di chi opera quotidianamente."
Polichetti ha quindi richiesto un incontro urgente con le autorità sanitarie e la direzione dell'ospedale per discutere soluzioni più adeguate ed efficaci. "Siamo pronti a collaborare per trovare strategie che migliorino la sicurezza e l'efficienza del reparto, ma non possiamo accettare misure calate dall'alto senza un confronto che consideri le ripercussioni sul personale."
In aggiunta, è fondamentale notare che il Pronto Soccorso del Ruggi ha visto un incremento delle affluenze, e la crescente pressione sui professionisti della salute potrebbe avere serie ripercussioni sulla qualità dell'assistenza. L'Udc ha annunciato che continuerà a vigilare sulla situazione e a sostenere il diritto dei medici e dei paramedici di lavorare in un ambiente che consenta loro di svolgere al meglio la loro missione, nell'interesse di tutta la comunità.