Residenza fiscale e domicilio: nuove regole che rivoluzionano lo smart working! Ecco tutto ciò che devi sapere
2024-11-07
Autore: Maria
In Italia, si considerano residenti le persone fisiche che trascorrono la maggior parte dell’anno nel nostro territorio, sviluppando pertanto relazioni personali e familiari principalmente qui.
Con la circolare n. 20/E, l’Agenzia delle Entrate chiarisce le conseguenze delle recenti modifiche apportate dal Decreto sulla fiscalità internazionale, che entreranno in vigore nel 2024 riguardo la residenza fiscale di individui, società ed enti.
Tra le novità più rilevanti, si segnala un cambiamento significativo nella gestione dello smart working. Infatti, è prevista una maggiore attenzione alla localizzazione del luogo di lavoro, che avrà impatti diretti sulla residenza fiscale dei lavoratori che operano da remoto. Questo significa che, a seconda di dove si svolge effettivamente l’attività lavorativa, potrebbero sorgere nuovi obblighi fiscali.
Le nuove regole si concentrano anche sulla durata e sulla modalità di lavoro da remoto, enfatizzando l'importanza di stabilire un legame più forte con il territorio in cui si opera. Per i dipendenti che lavorano da casa per periodi prolungati, può essere necessario registrarsi come residenti fiscali nel paese in cui risiedono temporaneamente. Questo potrebbe comportare sfide e opportunità per chi è abituato a lavorare in mobilità.
È fondamentale, quindi, per i professionisti e le imprese, informarsi su come queste modifiche influenzeranno la loro situazione complessiva e prepararsi adeguatamente per garantire la compliance fiscale. Non perdere tempo, inizia a capire come queste regole potrebbero cambiare radicalmente il modo di lavorare in smart working!