Re Carlo svela per la prima volta i dettagli del suo trattamento medico
2025-01-01
Autore: Matteo
Nel suo tradizionale annuncio di Capodanno, Re Carlo ha condiviso una notizia che ha sorpreso molti: i nomi dei medici che lo hanno assistito durante il suo recente trattamento. Fino ad ora, Buckingham Palace aveva scelto di mantenere segreti questi dettagli, suscitando comprensibilmente grande curiosità tra i sudditi.
Questa rivelazione, benché potesse sembrare una semplice formalità, potrebbe avere ripercussioni significative sul modo in cui la monarchia viene percepita in materia di salute e trasparenza. Tra i nomi emersi, spiccano quelli di due medici molto rispettati, il dottor Douglas Glass e il professor Richard Leach, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua assistenza sanitaria.
Il dottor Douglas Glass, conosciuto come il “farmacista del re”, è una figura di spicco nel contesto della famiglia reale, avendo servito Carlo anche nei momenti più delicati, come durante le ultime ore di vita della regina Elisabetta II a Balmoral. Per il suo servizio, Glass è stato insignito del Royal Victorian Order, un'onorificenza che testimonia l'importanza del suo lavoro a fianco della monarchia.
Accanto a lui, il professor Richard Leach, consulente medico presso l’ospedale King Edward VII di Londra, ha fornito supporto medico a vari membri della famiglia reale, guadagnandosi un’eccellente reputazione nel campo sanitario. Anche lui ha ricevuto un riconoscimento significativo, che non solo celebra le sue competenze professionali ma sottolinea anche la fiducia che Re Carlo ripone in lui.
Un’altra sorpresa è stata l’annuncio del dottor Michael Dixon come nuovo capo della Royal Medical Household. Con oltre cinquant’anni di esperienza come medico di base e un forte focus sulla medicina integrativa, Dixon suscita interesse per il suo approccio che combina terapie tradizionali con alternative, pur mantenendo un rigore legato all'evidenza scientifica. Buckingham Palace ha chiarito che Dixon non considera l'omeopatia una cura per il cancro, ma si impegna a integrare vari trattamenti solo quando sono ritenuti sicuri e supportati da prove.
Questa scelta potrebbe rappresentare un’apertura della monarchia verso approcci medici più moderni, rispecchiando i cambiamenti nella società e le aspettative dei cittadini verso una maggiore apertura e trasparenza. Non resta che seguire da vicino per vedere come questi sviluppi influenzeranno il futuro della salute reale e il legame tra la monarchia e i suoi sudditi.