
Rc Auto in Aumento: Scopri Dove si Paga di Più e Perché!
2025-03-20
Autore: Maria
Dopo un periodo di apparente calma, i prezzi delle polizze Rc Auto tornano a crescere, colpendo milioni di automobilisti in tutta Italia. Secondo l'Ivass, a dicembre 2024 il premio medio ha raggiunto i 419 euro, in aumento rispetto ai 416 euro di ottobre e novembre. Questo trend preoccupa consumatori e associazioni di categoria, evidenziando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.
Nel corso dell'ultimo trimestre, l'aumento annuale è stato del 6,6% in termini nominali e del 5,3% in termini reali, superando i livelli pre-pandemia, quando nel 2019 il premio medio era di 404 euro. Tuttavia, è ancora inferiore del 12,2% rispetto al 2014.
Esploriamo le province italiane maggiormente colpite da questi rincari. Al primo posto troviamo Roma con un aumento del 10,3%, seguita da Lecce (+8,7%) e Catania (+8,6%). Complessivamente, le variazioni nazionali oscillano tra un incremento del 3% e un massimo del 10,3%. Curiosamente, in un terzo delle province italiane, l'aumento del premio medio ha superato quello nazionale.
Un'abissale differenza di 262 euro si registra tra Napoli e Aosta, con Napoli che ha visto un incremento dell'8,6% rispetto al 2023, sebbene abbia subito una significativa flessione del 41,5% rispetto al 2014.
Dal 2021 ad oggi, il costo delle polizze Rc Auto ha visto un incremento del 12,6%, culminando in un valore medio di 398 euro a luglio 2024. Nonostante l'aumento in Italia, i rincari restano al di sotto della media europea, fissata al 19,6%.
Le associazioni dei consumatori stanno alzando la voce contro questi aumenti. Il Codacons afferma che dall'inizio del 2022 i costi delle polizze sono aumentati del 18,7%, portando a un onere complessivo di circa 2,2 miliardi di euro per le famiglie italiane negli ultimi due anni. Anche l'Unione Nazionale Consumatori critica questi rincari, ritenendoli ingiustificati alla luce delle attuali statistiche sulla sinistrosità nel Paese. Secondo il presidente Massimiliano Donà, il premio medio attuale non si vedeva dal quarto trimestre del 2016.
Inoltre, Assoutenti critica duramente l'aumento delle tariffe, sottolineando che non ci sia una correlazione diretta con l'incidenza degli incidenti stradali. Il presidente Gabriele Melluso ha evidenziato che nel 2024 il numero di sinistri è calato del 4,3% rispetto ai livelli pre-pandemici, con una diminuzione del 6,8% delle vittime e dell'8% dei feriti.
Ma quali sono realmente i motivi dietro questi aumenti? Non è solo una questione di casualità, ma una serie di fattori intricati. Secondo Ania, il rincaro è direttamente legato alla crescita dei costi dei sinistri, influenzato dall'aumento delle spese per riparazioni e risarcimenti. Dal 2022 al 2024, i costi dei pezzi di ricambio sono aumentati del 14,2%, mentre i risarcimenti per danni alla persona hanno visto un’impennata del 16%. Tutto ciò è amplificato dall'inflazione, che ha reso più oneroso il costo di ogni intervento, dai materiali usati alle operazioni di riparazione.
Nonostante queste pressioni sul mercato, però, si segnala una riduzione del 25% del premio medio rispetto ai valori del 2012. Questo scenario evidenzia un mercato in continua evoluzione, dove i consumatori devono rimanere vigili e informati. Riusciranno le autorità a trovare soluzioni per contenere questi costi e garantire una maggiore equità nel settore?