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Ravenna: Una Minorenne Denuncia il Padre Violento Attraverso Youpol e Lo Fa Arrestare!

2025-01-10

Autore: Francesco

In un gesto di incredibile coraggio, una delle due figlie minorenni ha utilizzato l'app Youpol, fornita dalla polizia, per filmare e segnalare le violenze subite dalla sua famiglia per mano del padre. Gli agenti della polizia di Stato di Lugo, avvertiti dalla questura di Ravenna, si sono precipitati giovedì sera all'abitazione della famiglia, dopo che la minorenne aveva documentato gli abusi con un video. Solo ventiquattro ore dopo le violenze, la ragazza ha deciso di attivare l'app per denunciare il genitore violento. Le immagini e i racconti inviati agli agenti sono stati considerati affidabili, dando il via immediato all'intervento delle forze dell'ordine.

Il padre, un uomo di 54 anni, è stato difeso dall'avvocato Matteo Olivieri. Le prime indagini hanno rivelato che le violenze, avvenute la sera di martedì 8 gennaio, sono solo le ultime di una serie di abusi fisici e psicologici che hanno danneggiato sia la moglie che le figlie nel corso degli anni.

L'app Youpol, rilasciata nel 2017, inizialmente creata per segnalare spaccio di droga e bullismo, ha evoluto le sue funzioni includendo la possibilità di riportare anche casi di violenza domestica. Funziona in modo semplice: dopo una segnalazione, un operatore di polizia può comunicare in tempo reale e ricevere file multimediali, facilitando così l'intervento immediato.

Particolarmente importante è la funzione di geolocalizzazione che permette di localizzare la persona che segnala l'abuso, oltre a mostrare sulla mappa l'ufficio di polizia più vicino. Questa tecnologia è stata fondamentale per il rapido intervento avvenuto a Fusignano, dove risiedeva la ragazza, e a Lugo, sede del commissariato.

Grazie alle prove schiaccianti e alla recente legge sul "Codice Rosso", che prevede misure per intervenire con prontezza in caso di violenza domestica, il 54enne è stato arrestato in flagranza di reato. Sconvolgente è anche il suo passato, con precedenti penali per reati legati alla droga e contro la persona risalenti al 2010-2012.

Attualmente, l'uomo lavorava in un cantiere all'ospedale di Faenza. Le indagini hanno rivelato che le violenze sono state prevalentemente dirette verso la moglie, ma non solo: anche la sorella della minore è intervenuta, confermando agli agenti di polizia di essere a conoscenza dei gravi abusi, facendo così luce su un contesto familiare devastante. Questo episodio mette in evidenza l'importanza delle denunce e dell'uso delle tecnologie per combattere la violenza domestica nel nostro Paese.