Intrattenimento

Raoul Bova rompe il silenzio sul caso Ceretti: «La mia vita privata non è un reality»

2025-09-10

Autore: Giulia

Raoul Bova, il celebre attore di 53 anni, ha finalmente parlato della tormentata situazione che lo ha visto al centro di uno scandalo estivo dopo la diffusione di messaggi privati inviati alla giovane Martina Ceretti. In un'intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, Bova ha espresso la sua frustrazione: «Non è affatto piacevole vedere la propria vita privata messa in piazza, ma vado avanti a testa alta, come mi ha sempre insegnato mio padre». Aggiungendo che tale esposizione ha causato un dolore inaccettabile.

Nella stessa intervista, l'attore ha smentito le voci riguardo alla sua assenza dal set di Don Matteo dopo la rottura con l'ex compagna Rocío Muñoz Morales. «Don Massimo tornerà a indagare, e questa volta la sfida non sarà solo professionale ma anche personale, un'interazione inevitabile tra la sua vocazione di prete e la sua umanità», ha dichiarato.

Un padre presente nonostante tutto

Bova ha anche parlato con affetto dei suoi quattro figli, evidenziando l'importanza di un genitore presente e attento. Con il primogenito Alessandro e Francesco, ora adulti di 25 e 24 anni, ha instaurato un rapporto di parità e dialogo, mentre con Luna e Alma, rispettivamente di 9 e 6 anni, cerca di captare le loro esigenze attraverso l'osservazione. "Non esistono libretti di istruzioni per essere genitori", ha detto, e il suo impegno quotidiano è volto a dare il massimo per i suoi figli.

Bova pronto a parlare in TV

Nonostante le difficoltà, Raoul si sta preparando a tornare in televisione. Dal 17 settembre sarà protagonista nella terza stagione di "Buongiorno mamma" su Raiuno. Secondo Dagospia, l'attore è intenzionato a raccontare la sua versione della storia nel programma "Verissimo", in seguito alla polemica scatenata dagli audio privati rivelati dal paparazzo Fabrizio Corona.

Un'inchiesta in corso e un futuro incerto

La saga ha anche risvolti legali, poiché è stata avviata un'inchiesta per tentata estorsione legata alla diffusione dei messaggi vocali. All'inizio di agosto, i legali di Bova hanno tentato di fermare la diffusione degli audio depositando alcune frasi iconiche presso l'Ufficio Italiano Brevetti, compresa l'espressione ora virale «occhi spaccanti». Annamaria Bernardini De Pace, legale di Bova, ha dichiarato che l'esito di questa procedura potrebbe mettere un freno all'uso non autorizzato delle frasi che sono diventate meme e battute virali sui social.

In un clima di incessanti colpi di scena, Raoul Bova continua a mantenere la sua dignità, affrontando le sfide con la determinazione di un uomo consapevole che, per quanto possa essere difficile, si può sempre andare avanti.