Rai: Amianto oltre i limiti, dipendenti in smart working per precauzione!
2025-01-14
Autore: Sofia
La situazione allarmante in Rai
Un comunicato allarmante ha costretto i dipendenti della Rai nella sede di Viale Mazzini a lavorare in smart working. La decisione è arrivata dopo che l'ASL Roma 1 ha segnalato livelli di amianto superiori ai limiti consentiti. L'azienda ha prontamente risposto, decidendo di estendere il regime di lavoro da casa "in via del tutto precauzionale e a maggior tutela dei dipendenti".
Le misure adottate dall'azienda
In una nota ufficiale, l'amministratore delegato Giampaolo Rossi ha informato il consiglio di amministrazione, che si riunirà nuovamente il 29 gennaio, della situazione e delle misure adottate. La Rai ha riferito di aver messo in atto tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, monitorando costantemente lo stato delle infrastrutture in collaborazione con le autorità competenti.
Piano di ristrutturazione e trasferimento
La Rai ha anticipato anche il cronoprogramma di uscita dal palazzo, approvato secondo il piano immobiliare in corso, che prevede il trasferimento degli uffici nell'immobile di via Alessandro Severo per consentire la ristrutturazione di Viale Mazzini. Sono in atto operazioni per identificare tutti gli spazi disponibili presso altre sedi aziendali, dove trasferire le risorse dedicate ad attività imprescindibili che non possono essere svolte in smart working.
L'importanza della sicurezza dei lavoratori
È fondamentale che la Rai prenda tutto il tempo necessario per garantire la sicurezza dei propri dipendenti. Questo episodio porta alla luce un tema cruciale: la necessità di monitorare costantemente la qualità dell'aria e la presenza di materiali tossici nei luoghi di lavoro. La salute dei lavoratori deve rimanere la priorità, e la Rai sembra essere determinata a fare tutto il possibile per tutelarla.