Putin si affida a Trump: Negoziati sull'Ucraina riservati a Russia e USA
2025-01-14
Autore: Giulia
Vladimir Putin manifesta una crescente sfiducia nei confronti dell'Unione Europea e decide di puntare su Donald Trump per i futuri negoziati sull'Ucraina. Secondo il consigliere del Cremlino, Nikolai Patrushev, questi colloqui "devono necessariamente avvenire tra Russia e Stati Uniti, escludendo qualsiasi altra nazione occidentale". I commenti di Patrushev, rilasciati in un'intervista a Kp.Ru, sono arrivati dopo che Trump ha annunciato l'intenzione di incontrare il presidente russo "molto rapidamente" al suo insediamento alla Casa Bianca.
"Non abbiamo alcun motivo di confrontarci con Londra o Bruxelles", ha dichiarato Patrushev, che ha inoltre evidenziato come la leadership europea non rappresenti le opinioni di tutti gli Stati membri, come Ungheria, Slovacchia e Romania, che desiderano una politica più equilibrata nei confronti della Russia.
L'Ucraina è a rischio di annessione?
Durante l'intervista, Patrushev non ha risparmiato minacce, sostenendo che "non si può escludere che quest'anno l'Ucraina cessi di esistere come Stato". Ha anche menzionato la Moldova, avvertendo che potrebbe "essere annessa a un altro Paese o scomparire completamente". Patrushev ha dimostrato di essere uno dei 'siloviki', la cerchia ristretta dei sostenitori fedeli di Putin, e attualmente detiene un'importante responsabilità in ambito di navigazione e sicurezza.
La Russia, ha aggiunto, accetterà un accordo solo se potrà mantenere la Crimea e le altre quattro regioni sud-orientali annesse nel 2022. Questi sviluppi sottolineano la crescente tensione in un contesto geopolitico già complesso.
Lavrov e le aspettative da Trump
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha accolto con soddisfazione le recenti dichiarazioni di Trump sul conflitto in Ucraina, esprimendo la speranza che il prossimo presidente degli Stati Uniti possa contribuire a una rapida soluzione del conflitto, giunto quasi al terzo anno. Trump ha mostrato scetticismo riguardo al supporto militare statunitense per Kiev, accogliendo con favore le preoccupazioni russe sull'alleanza NATO.
Durante una conferenza stampa a Mosca, Lavrov ha dichiarato che è positivo che si inizi a discutere delle realtà sul terreno. Tuttavia, ha anche sottolineato che Mosca non ha ancora ricevuto proposte concrete su come portare le due parti al tavolo della pace, ribadendo, "Aspetteremo iniziative concrete". La Russia occupa attualmente circa un quinto del territorio ucraino e Putin richiede il ritiro delle forze ucraine da tutte le zone occupate, inclusi i territori significativi ancora sotto il controllo di Kiev, come condizione preliminare per il dialogo.
Con la tensione che continua a salire e la situazione in Ucraina che rimane incerta, il mondo osserva con attenzione le prossime mosse di Trump e la risposta del Cremlino. Riuscirà Trump a creare un ponte tra le due potenze o si assisterà a un'ulteriore escalation del conflitto?