Una professoressa di sostegno di 37 anni è stata arrestata martedì 14 gennaio dai carabinieri nella provincia di Napoli, dopo che è stato trovato del materiale pornografico nella sua abitazione. Le accuse mosse dalla Procura di Torre Annunziata sono gravissime: violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenni. Si stima che la donna avrebbe abusato di sette ragazzi, tutti minori di 14 anni, in un luogo noto come "la saletta", all'interno di una scuola a Castellammare di Stabia.

Questi atti di violenza avrebbero avuto risvolti inquietanti, poiché pare che la professoressa, coadiuvata dal suo compagno, un poliziotto, avrebbe anche minacciato i giovani studenti dicendo loro: «Vi boccio» se non avessero acconsentito alle sue richieste. La situazione ha sollevato un forte allarme sociale, spingendo i genitori a chiedere maggiore sicurezza nelle scuole.

L'interrogatorio di garanzia della donna, assistita dal suo avvocato, è previsto per giovedì 15 gennaio nel carcere di Benevento, alla presenza del pubblico ministero Bianca Maria Colangelo e dei carabinieri di Castellammare. Intanto, la comunità è in stato di shock e molte domande rimangono senza risposta: come è stato possibile che una figura di fiducia potesse commettere simili atrocità? La vicenda richiede un'indagine approfondita, oltre a misure preventive per proteggere i più vulnerabili.