Intrattenimento

Pro Pal: Anna Foglietta Arrestata in Laguna con l'Artista Mascherata

2025-09-08

Autore: Giulia

Il Tema Scottante della Mostra del Cinema di Venezia 2025

La Mostra del Cinema di Venezia del 2025 ha messo in luce un argomento controverso: Gaza. Il circolo 'buono' del cinema italiano ha deciso di alzare la voce in segno di solidarietà per la guerra arabo-israeliana, ma spesso in modo unilaterale. È evidente che la situazione a Gaza è critica e giusto auspicare la fine delle ostilità con una condanna di tutte le parti coinvolte.

Anna Foglietta Svela il Suo Impegno

In questo contesto, Anna Foglietta ha deciso di unirsi a questo movimento e, durante la Mostra, è approdata in laguna a bordo di una lancia insieme all'artista Laika per supportare la Global Sumund Flotilla, . Questa iniziativa mira a portare aiuti umanitari a Gaza. Laika, un'artista che mantiene la sua identità misteriosa, ha decorato una delle imbarcazioni, mentre Greta Thunberg rappresenta il volto simbolico della missione.

Fermata in Mare: La Flotilla in Difficoltà

Tuttavia, mentre la flotilla navigava, la barca su cui si trovava l'attrice è stata fermata e la bandiera, insieme all'opera d'arte di Laika, è stata sequestrata. Non è chiaro il motivo del fermo, ma le foto suggeriscono che un fattore potrebbe essere la presenza di Laika, i cui tratti erano oscurati da una maschera e un cappuccio.

La Critica alla Politica e le Reazioni

Questa scelta stilistica, benché l'artista non abbia mai svelato la sua identità, ha sollevato interrogativi. In un'occasione di grande visibilità come la Mostra, il livello di sicurezza è elevato e tali esposizioni sono discutibili. In risposta, la sinistra politica ha lanciato accuse, insinuando che il ministero degli Interni stia operando una sorta di censura, perdendo di vista la questione principale.

Il Silenzio sulla Vera Radice del Conflitto

Tanti si interrogano sul perché gli attori presenti alla Mostra non abbiano utilizzato la loro influenza per chiedere non solo un silenzio delle armi da Israele, ma anche per condannare con decisione Hamas. È proprio lì che risiede il problema vero e proprio. Eppure, sulla questione dell'organizzazione terroristica, sembra ci sia un tacito accordo di silenzio, come se fosse esente dalla responsabilità delle atrocità, anche nei confronti dei palestinesi.