Pensioni, il bonus Maroni: vantaggi e svantaggi per i lavoratori
2024-11-12
Autore: Maria
Il bonus Maroni potrebbe portare a un incremento significativo della busta paga per i lavoratori che decidono di rimanere attivi fino ai 67 anni. Con un aumento iniziale di casi esemplificativi di quasi 6.900 euro e una riduzione graduale nei successivi anni, il bonus incentivava l'occupazione a fronte di una riduzione dei contributi versati all’Inps, essendo questi ultimi inclusi direttamente nel reddito disponibile del lavoratore. Questa misura è stata prolungata fino al 2025 e, in base all'ultima legge di bilancio, è stata anche introdotta in forma detassata, rimuovendo il peso delle imposte sui contributi pensionistici destinati all'Inps.
Per coloro che rientrano nei requisiti per Quota 103, il vantaggio immediato è evidente. Tuttavia, se si guarda a lungo termine, l'Upb (Ufficio parlamentare di bilancio) avverte che i minor contributi versati ora si tradurranno in pensioni future inferiori. Questo significa che sebbene il bonus possa sembrare vantaggioso inizialmente, potrebbe rivelarsi svantaggioso in termini di reddito pensionistico nel futuro.
Nel dettaglio, per un lavoratore di 62 anni con un reddito di 40.000 euro annui che decide di continuare a lavorare fino ai 67 anni, l'impatto del bonus Maroni è significativo. Nei primi anni, il guadagno netto annuale potrebbe variare notevolmente, iniziando da 6.876 euro il primo anno e diminuendo considerevolmente negli anni successivi. A 66 anni, il guadagno netto scenderebbe a soli 1.445 euro, il che mostra una sostanziale diminuzione del vantaggio economico.
Fino al 2025, i lavoratori potranno beneficiare di questa esenzione fiscale e i numeri sembrano suggerire che circa 7.000 lavoratori potrebbero usufruire del bonus. Tuttavia, l’Upb avverte che il vantaggio fiscale offerto dal bonus non è particolarmente incentivante da solo, e ulteriori interventi potrebbero essere necessari per incoraggiare una maggiore partecipazione al mercato del lavoro.
Nel complesso, il bilancio del bonus Maroni rimane incerto, con potenziali guadagni immediati che si scontrano con le necessità di una pianificazione previdenziale a lungo termine. L'interrogativo alla fine rimane: il guadagno a breve termine vale la pena rispetto ai danni futuri potenziali alla pensione? Le scelte di oggi potrebbero influenzare le finanze di domani.