Paola Pettinà, la Tremenda Finta Badante Killer: Svelati Segreti Mortali e Dosi Letali che Hanno Sconvolto Vicenza!
2024-12-21
Autore: Sofia
Introduzione
Paola Pettinà, una 46enne che si era finta badante, è ora al centro di un'indagine sconvolgente per la morte per overdose di quattro anziani in un ospedale di Vicenza. Le accuse pesantissime di omicidio e tentato omicidio gravano su di lei, che avrebbe somministrato dosi letali di tranquillanti a coloro che erano sotto le sue cure.
La denuncia della famiglia
La terribile storia ha avuto inizio a Breganze, un comune della provincia vicentina, dove i familiari di una vittima, la 78enne Imelda Stevan, hanno denunciato l'accaduto. "Siamo distrutti e arrabbiati. Abbiamo portato nostra madre in ospedale tre volte e ora vogliamo giustizia!" hanno dichiarato i parenti, la cui vita è stata segnata da un dolore indescrivibile.
Altre morti sospette
Ma non finisce qui: oltre al caso di Imelda, ci sono altre tre morti sospette a cui la finta badante sarebbe legata. I Carabinieri hanno avviato un'inchiesta approfondita, portando alla luce un inquietante mix di farmaci somministrati alle vittime, tra cui Tavor, Xanax e Lorazepam. Questa serie di sostanze ha catapultato gli anziani in uno stato di semi incoscienza, portandoli sfortunatamente alla morte in alcuni casi.
Un metodo subdolo
Per ottenere questi pericolosi farmaci, Paola, nota come 'Paolina', faceva fotocopie di ricette in bianco e garantiva di possedere gli originali a casa. Una tecnica audace, che le ha permesso di acquistare 272 confezioni di Xanax in pochi mesi, come dimostrano le indagini delle forze dell'ordine. La vera finale è che la finta badante aveva spacciato la sua immagine sui social media come esperta operatrice socio-sanitaria, adornata dalla scritta 'Oss'.
Un carcere dorato
Attualmente, Paola Pettinà si trova in carcere, dopo il provvedimento restrittivo del Gip di Vicenza, Maria Elena Pilla. L'inchiesta, che si è protratta per nove mesi, ha rivelato una rete complessa di relazioni e assistenze, tutte culminate in ricoveri ospedalieri d'urgenza. Gli anziani assistiti da 'Paolina' presentavano sintomi simili: torpore e difficoltà di equilibrio, chiaramente non correlate alle loro precedenti patologie.
Un mistero da risolvere
Gli inquirenti stanno attualmente cercando di scoprire come Paola si procurasse queste sostanze ad alto contenuto di benzodiazepine. Sono state perlustrate numerose farmacie della provincia e, nella sua abitazione, sono stati rinvenuti ampi quantitativi di psicofarmaci, che 'Paolina' sostiene essere per uso personale. Ci si interroga anche sulla motivazione dietro gesti così estremi, escludendo un movente economico in quanto non sono stati sottratti beni alle vittime. La comunità è in attesa di risposte, mentre il dramma si dipana in ogni angolo della città.