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Orologio dell'Apocalisse 2025: mai così vicino a mezzanotte! Scopri perché la situazione è critica!
2025-01-28
Autore: Alessandra
Oggi siamo ufficialmente a un secondo più vicini alla fine del mondo. Infatti, la lancetta dei secondi dell'Orologio dell'Apocalisse è stata spostata un passo più avanti, avvicinando ulteriormente il momento della catastrofe.
Recenti tensioni geopolitiche, come l'aumento dei soldati russi al confine con la Finlandia e i conflitti nell'Artico e nella penisola di Kola, lanciano ulteriori allarmi per la sicurezza globale.
Secondo Daniel Holz, presiedente del comitato per la scienza e la sicurezza del Bulletin of the Atomic Scientists, la decisione di avvicinare l'orologio deriva da "inequivocabili segnali di pericolo" emersi lo scorso anno. Holz ha affermato che i leader mondiali non stanno facendo abbastanza per affrontare le gravi minacce del nostro tempo.
"Spostiamo l'orologio dell'Apocalisse da 90 a 89 secondi alla mezzanotte perché speriamo che i leader riconoscano l'urgenza della situazione e prendano misure significative per affrontare le minacce rappresentate dalle armi nucleari, dal cambiamento climatico e dall'abuso potenziale della scienza biologica", ha aggiunto Holz. Questo spostamento, anche se di un solo secondo, deve essere visto come un campanello d'allarme estremo.
L'Orologio dell'Apocalisse è stato creato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists, un'organizzazione fondata da Albert Einstein. È un simbolo che misura quanto ci manca prima della fine del mondo, considerando principalmente i rischi legati allo sviluppo nucleare e alla corsa agli armamenti.
Oggi, oltre a questi fattori, emergono nuove minacce come le sfide biologiche e l'intelligenza artificiale. Ma il cambiamento climatico rimane la questione più pressante, attirando l'attenzione globale attraverso conferenze internazionali. Ricordiamo che nel 2010 l'orologio è stato retrocesso di un minuto durante la Conferenza delle Nazioni Unite a Copenaghen, un riflesso di speranza, ma oggi sembrano lontani i giorni in cui tali progressi erano possibili.
In questo clima di incertezze, ci si chiede: cosa possiamo fare come individui? Rimanere informati è il primo passo, e agire localmente per un cambiamento globale è cruciale. La nostra sopravvivenza può dipendere dalle scelte che facciamo oggi.