Finanze

Ora Tesla trema: 'preoccupati per le ritorsioni sui dazi'

2025-03-14

Autore: Giulia

Anche la Tesla di Elon Musk, noto sostenitore delle politiche commerciali di Donald Trump, esprime preoccupazione riguardo ai dazi imposti dall'amministrazione statunitense. La casa automobilistica americana avverte che tali misure potrebbero innescare ritorsioni dai mercati esteri, aggravando una situazione già critica.

In una lettera indirizzata a Jamieson Greer, rappresentante per il commercio americano, Tesla ha enfatizzato che, nonostante il supporto al commercio equo, gli esportatori statunitensi si trovano ad affrontare rischi sproporzionati in risposta alle azioni commerciali degli Stati Uniti. La lettera, non firmata, sottolinea come le precedenti politiche commerciali abbiano già portato ad un aumento delle tariffe sui veicoli elettrici nei paesi colpiti.

La casa automobilistica con sede ad Austin, Texas, ha messo in guardia sulla vulnerabilità delle proprie operazioni rispetto a potenziali rappresaglie commerciali, evidenziando come i dazi potrebbero aumentare i costi di produzione negli Stati Uniti e ridurre la competitività dei veicoli esportati. Inoltre, Tesla chiede una revisione delle politiche che rendono più costosi i minerali essenziali come litio e cobalto, fondamentali per la produzione di batterie per auto elettriche.

La situazione di Tesla è resa ancora più difficile da un calo di oltre il 40% del valore delle azioni dall'inizio dell'anno e dalla crescente ostilità nei confronti di Musk in Europa, culminata in un significativo calo delle vendite: -76% in Germania, -45% in Francia, -42% in Svezia. Anche in Cina, dove la concorrenza sta diventando sempre più agguerrita, le vendite sono crollate del 49%.

Un barlume di speranza arriva da Israele, che ha proposto a Tesla di partecipare a una gara per fornire vetture elettriche per funzionari governativi. Tuttavia, i timori collegati ai dazi non riguardano solo Tesla. Importatori e rivenditori americani, soprattutto nel settore vinicolo, temono che l'imposizione di dazi al 200% su prodotti europei possa portare a un grave danno economico. Secondo Ben Aneff, presidente della U.S. Wine Trade Alliance, una tale tassa “distruggerebbe le aziende statunitensi” e comporterebbe licenziamenti di massa.

La situazione commerciale globale, in continua evoluzione, e le possibili ritorsioni rappresentano una sfida non solo per Tesla, ma per il tessuto economico americano, che potrebbe pagare un prezzo elevato per le tensioni commerciali in corso.