OpenAI in crisi: perdite colossali nonostante gli abbonamenti ChatGPT Pro da 200$!
2025-01-08
Autore: Maria
Nonostante il prezzo elevato degli abbonamenti a ChatGPT Pro, pari a 200 dollari al mese, OpenAI continua a registrare perdite enormi. Il CEO dell'azienda, Sam Altman, ha rivelato questa sorprendente notizia in un post tramite i social network, esprimendo incredulità per l'elevato utilizzo della loro tecnologia da parte degli utenti.
"È incredibile: attualmente stiamo perdendo denaro sugli abbonamenti OpenAI Pro!", ha affermato Altman. "La gente li utilizza molto più di quanto ci aspettassimo." Nonostante i 20 miliardi di dollari incassati fino ad oggi, l'azienda non ha ancora raggiunto un profitto. È una situazione che ha lasciato molti analisti sorpresi e inorriditi.
Lo scorso settembre, OpenAI aveva previsto perdite che avrebbero raggiunto i 5 miliardi di dollari, con entrate stimate di 3,7 miliardi nel 2024. I costi elevati sono attribuiti principalmente alle infrastrutture necessarie per mantenere la piattaforma ChatGPT, con spese significative per i data center e l'energia, che stanno letteralmente erodendo i guadagni.
Un equilibrio precario
All'inizio, il lancio degli abbonamenti ChatGPT Pro era considerato un passo strategico utile a migliorare la situazione finanziaria di OpenAI. Tuttavia, la possibilità di un utilizzo illimitato ha creato una situazione complessa, trasformandosi in una sorta di arma a doppio taglio. La carta vincente si sta rivelando un rischio per la sostenibilità economica dell'azienda.
In una risposta a un utente su X/Twitter, Altman ha rivelato che lui stesso aveva fissato il prezzo dell'abbonamento con l'intenzione che quello importo potesse assicurare entrate sufficienti per l'azienda. Tuttavia, questa decisione si è dimostrata un azzardo, e ora il CEO sta prendendo in considerazione vari scenari, compresa la possibilità di cambiare il modello di pricing, implementando tariffe variabili basate sull'effettivo utilizzo della tecnologia.
Non è ancora chiaro quali passi seguirà OpenAI; tuttavia, la pressione per trovare una soluzione è in aumento. Nel frattempo, la comunità degli utenti rimane in attesa, chiedendosi quale sarà il futuro della tecnologia che ha rivoluzionato le interazioni digitali.