OpenAI ha ufficialmente avviato un'inchiesta per capire le cause del clamoroso crash informatico che ha colpito i suoi sistemi di intelligenza artificiale il 26 dicembre, interrompendo l'accesso per gli utenti di tutto il mondo. Questo evento ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti e gli esperti del settore, che si chiedono se ci siano state vulnerabilità nei sistemi di sicurezza della startup.

In una nota pubblicata sul loro sito ufficiale, OpenAI ha dichiarato: "Eseguiremo un'analisi completa della causa principale di questa interruzione e condivideremo i dettagli una volta completata l'indagine". Gli esperti suggeriscono che potrebbe essere un problema legato a carichi di lavoro eccessivi o a potenziali attacchi informatici. Non è la prima volta che incidenti simili mettono in discussione la stabilità dei servizi di intelligenza artificiale; anche altri giganti tech hanno affrontato sfide di questo tipo.

In aggiunta, recenti notizie hanno rivelato che ChatGPT, uno dei prodotti di punta di OpenAI, è stato multato per 15 milioni di euro per violazioni della privacy, il che ha portato a interrogativi circa la gestione dei dati sensibili da parte dell'azienda. La combinazione di questo crash e della multa potrebbe avere ripercussioni significative sulla reputazione e sull'affidabilità di OpenAI nel lungo termine.

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