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Nucleare: l'Italia pronta a scommettere sui mini reattori e sul deposito nazionale! Scopri i dettagli!

2024-11-13

Autore: Maria

Con l'ultima strategia energetica presentata dal governo, l'Italia ha intrapreso un'importante direzione nel settore nucleare, puntando decisamente su piccoli reattori modulari (SMR) e sulla creazione di un deposito nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi. Questa strategia è parte integrante del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), che prevede l'inclusione di una quota significativa di energia nucleare.

I piccoli impianti modulari rappresentano il fulcro di questa strategia. Come spiegato da Alessandro Dodaro, responsabile del Dipartimento Nucleare dell'ENEA, "Questi reattori sono progettati per essere costruiti in modo modulare e possono essere facilmente trasportati sul sito di installazione. Questo approccio permette di ottimizzare i costi attraverso una produzione in serie, mantenendo al contempo elevati standard di sicurezza, simili a quelli dei reattori di terza generazione più grandi."

Dodaro ha sottolineato che la ridotta dimensione degli SMR implica un investimento iniziale minore, rendendo così più accessibile l'adozione della tecnologia nucleare in un paese come l'Italia, che sta riavvicinandosi a questo tipo di energia. La produzione di energia nucleare, prevista dal PNIEC, avverrà grazie a una rete di piccoli reattori localizzati nei luoghi con la maggiore domanda e necessità di elettricità.

"L'Italia è in una posizione privilegiata, poiché abbiamo un'industria nucleare consolidata e attiva all'estero. Non partiamo da zero," ha affermato Dodaro. Egli evidenzia anche l'importanza dell'integrazione del nucleare con le fonti rinnovabili, poiché per raggiungere un mix energetico efficiente e sostenibile è necessario disporre di fonti di energia continua e stabile.

Parlando del deposito nazionale, Mario Lazzeri, assistente esecutivo dell'AD di Sogin, ha articolato che "si tratta di un'infrastruttura di superficie progettata per gestire in sicurezza tutti i rifiuti radioattivi prodotti in Italia. Quest'impianto avrà due obiettivi principali: il primo è lo smaltimento definitivo dei rifiuti a bassa intensità, che decadono a valori insignificanti dopo 300 anni. Il secondo è fornire stoccaggio temporaneo sicuro per i rifiuti ad alta intensità, la cui radioattività persisterà per migliaia di anni."

Lazzeri ha inoltre fornito dettagli sui tempi di realizzazione del deposito: l'entrata in esercizio è prevista per il 2039, con l'autorizzazione unica attesa nel 2029 e la selezione del sito indicativamente entro il 2027. Questo piano rappresenta una svolta significativa per la gestione sostenibile dei rifiuti nucleari in Italia, aprendo la strada a una nuova era nel panorama energetico del paese.

Con queste importanti iniziative, l'Italia sta dimostrando di voler tornare a essere un attore di primo piano nel settore nucleare, bilanciando sostenibilità, sicurezza e innovazione. I prossimi anni saranno decisivi per vedere quale ruolo avranno i mini reattori nella transizione energetica italiana!