Tecnologia

Nucleare, è in arrivo un nuovo referendum? Il governo insiste sul ritorno dell'energia atomica, gli ambientalisti sono pronti a combattere

2025-03-14

Autore: Francesco

Il dibattito sull’energia nucleare in Italia sta tornando prepotentemente in auge, dopo l’approvazione del disegno di legge (ddl) nucleare avvenuta il 28 febbraio. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha rivendicato con decisione il ritorno all’energia atomica, sebbene ci siano malumori all’interno della stessa maggioranza. Le associazioni ambientaliste, al contrario, si stanno preparando a opporsi fermamente. Va ricordato che gli italiani hanno già espresso la loro contrarietà al nucleare in due referendum, nel 1987 e nel 2011, che hanno portato alla chiusura delle centrali e all'abrogazione delle normative che avrebbero permesso la costruzione di nuovi impianti.

Il giurista Giovanni Guzzetta, responsabile della formulazione della legge, sostiene che il "nucleare di oggi non è quello del 2011", e che semmai vi è una "cesura netta con il passato". Questo ddl stabilisce che l'unica prospettiva per gli impianti nucleari esistenti in Italia è il loro smantellamento.

Guzzetta, chiaro anche sulla posizione governativa, afferma che le nuove tecnologie nucleari non devono essere confuse con quelle bocciate nei referendum precedenti. In aggiunta, la posizione dell’Unione Europea che include l'energia nucleare nella "tassonomia green" è un ulteriore argomento utilizzato per giustificare l’introduzione dell'energia atomica nel mix energetico italiano.

Mentre il ddl nucleare attende l’approvazione definitiva da parte del Parlamento, gli ambientalisti sono preoccupati per la possibilità di un nuovo referendum. Greenpeace, insieme a movimenti come Fridays for Future, ha già iniziato a mobilitarsi. Onufrio, direttore di Greenpeace Italia, esprime forti riserve, affermando che "il nucleare è la stessa tecnologia, solo più piccola", mettendo in dubbio la reale sostenibilità delle nuove proposte.

In un contesto di crescente crisi climatica, il 2024 potrebbe vedere una coalizione di diversi gruppi, tra cui Wwf e Legambiente, unirsi contro la riacquisizione del nucleare. Le loro proposte si concentrano su un futuro 100% rinnovabile, puntando ad affrontare la crisi climatica attraverso soluzioni energetiche sostenibili e smettendo di dipendere da tecnologie ritenute non sicure. La posta in gioco sembra quindi altissima, non solo per il governo, ma soprattutto per l'ambiente e il futuro energetico dell'Italia.