Intrattenimento

Notte della Taranta: Polemiche e Difese per la Tradizione

2025-08-25

Autore: Maria

A Melpignano, l'eco della polemica sociale sulla 28esima Notte della Taranta, guidata dal Maestro David Krakauer, continua a risuonare, mentre i tamburelli si sono finalmente zittiti. Gli utenti del web si scatenano con opinioni contrastanti, oscillando tra critica musicale e analisi politica, unite dal comune denominatore: la distanza dalla tradizione.

Il Maestro aveva anticipato contaminazioni e nuovi linguaggi, ma i tradizionalisti non lesinano critiche, combattere per salvaguardare le radici storiche del Concertone. Le coreografie di Fredy Franzutti hanno suscitato particolare dibattito, con un pubblico che accusa di "falsificazione storica". "Lo statuto della Fondazione tutela le tradizioni, non le riscrive", avverte un commentatore, mentre altri lamentano che la massiccia presenza dell'Orchestra sia stata ridotta a mere comparsate.

Tuttavia, non tutti gli interventi sono stati accolti con freddezza. Giuliano Sangiorgi ha ricevuto un caloroso applauso per la sua interpretazione di "Lu rusciu te lu mare", mentre Ermal Meta ha catturato il favore del pubblico con "Lule Lule", rivendicando il suo legame con la tradizione arbëreshe. Serena Brancale, sotto accusa per aver eseguito il suo brano senza coreografie, ha trovato un alleato tra gli utenti, che la difendono per la sua autenticità.

Anche il finale ha scatenato discussioni; gli ospiti non sono risaliti sul palco per "Calinitta" nonostante la conduttrice Ema Stokholma avesse promesso un bis. Un deluso spettatore ha confessato: "È la prima volta che spengo la TV prima della fine".

Nonostante ciò, momenti di pura tradizione non sono mancati. Il Canzoniere Grecanico Salentino ha regalato forti emozioni, celebrando cinquant'anni di storia, mentre Antonio Castrignanò ha infiammato la piazza con la sua energia travolgente. Un commento ricorrente suggerisce di tornare alle origini, affermando: "La notte della Taranta dovrebbe essere un vero festival di pizzica, ballato e cantato dai gruppi locali". Si vocifera addirittura che il timone di Maestro Concertatore dovrebbe passare a Castrignanò, vista la sua capacità di riempire le piazze.