Intrattenimento

Notte della Taranta: la Tradizione sotto Assedio, il Popolo si Mobilita!

2025-08-26

Autore: Maria

L'Eco delle Polemiche Risuona a Melpignano

Quando i tamburelli hanno smesso di battere a Melpignano, le polemiche social sulla 28esima Notte della Taranta, guidata quest'anno dal Maestro David Krakauer, hanno preso d'assalto il web. I "commentatori da tastiera" si sono scatenati, oscillando tra opinioni di carattere politico e critiche musicali. Ma un argomento emerge tra i toni accesi: la percezione di una distanza eccessiva dalla tradizione.

Tradizione o Innovazione? La Lotta dei Puristi

Benché il Maestro avesse annunciato contaminazioni e nuovi linguaggi, i puristi difendono strenuamente le radici storiche del Concertone. Alcuni hanno criticato le coreografie di Fredy Franzutti, accusandole di rappresentare una "falsificazione storica". "Lo statuto della Fondazione è chiaro: tutelare le tradizioni locali, non riscriverle!" afferma un utente.

Orchestra in Riduzione e Commenti Contrastanti

Quest'anno, l'Orchestra ha preso un ruolo più defilato, generando commenti discordi. Un utente su Facebook ha espresso disappunto definendo la colonna portante della Taranta "ridotta a comparsata per ‘sti scappati di casa". Tuttavia, non tutto è stato negativo: forti applausi hanno accolto Giuliano Sangiorgi con la sua intensa "Lu rusciu te lu mare", e le esibizioni di Ermal Meta e Serena Brancale hanno trovato difensori.

Il Finale Sotto Accusa e il Ritorno delle Tradizioni

C'è stata delusione riguardo al finale, in quanto gli ospiti non sono tornati sul palco per "Calinitta", lasciando alcuni spettatori insoddisfatti, con uno di loro che ha addirittura spento la TV prima della conclusione. Eppure, momenti di pura tradizione non sono mancati, con il Canzoniere Grecanico Salentino e Antonio Castrignanò, che ha regalato energia e passione al pubblico.

Chiamata alle Origini: Un Futuro da Ripensare?

"La Notte della Taranta dovrebbe essere tutta così, ballata dalle pizzicate e cantata dai gruppi locali", è un commento che ha raccolto consensi. Alcuni hanno addirittura suggerito di cedere il timone di Maestro Concertatore a Castrignanò, ritenendolo capace di riportare in vita l’autenticità della tradizione.