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Netanyahu: 'Ho parlato tre volte con Trump riguardo alla minaccia iraniana'

2024-11-10

Autore: Francesco

Negli ultimi giorni, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rivelato di aver parlato tre volte con il presidente eletto Donald Trump. Queste conversazioni sono state descritte da Netanyahu come "bellissime e molto importanti", mirate a rafforzare l'alleanza tra Israele e Stati Uniti. Durante i colloqui, i leader hanno discusso della minaccia rappresentata dall'Iran e delle opportunità che Israele ha nel campo della pace e della sua espansione.

Nel contesto delle tensioni regionali, un attacco israeliano ha provocato la morte di almeno 20 persone nel sud del Libano, in un'area a predominanza cristiana, secondo il ministero della Sanità libanese. Tra le vittime ci sono anche tre bambini, un tragico bilancio che dimostra l'escalation dei conflitti nella regione. Il ministro degli Affari strategici israeliano, Ron Dermer, sta cercando di ottenere un cessate il fuoco in Libano e ha recentemente incontrato funzionari di alto livello negli Stati Uniti, dopo aver avuto colloqui con i russi.

Dall'altra parte, nella Striscia di Gaza, la protezione civile ha riportato la morte di 30 persone in due attacchi aerei israeliani che hanno colpito abitazioni. Il primo attacco ha causato il decesso di almeno 25 persone, tra cui 13 bambini, a Jabalia. I servizi di emergenza palestinesi hanno riferito di feriti e dispersi nell'area.

Inoltre, un'inchiesta è stata aperta riguardo a un presunto tentativo di ricatto da parte del capo dello staff di Netanyahu, Tzachi Braverman, che avrebbe cercato di accedere ai verbali delle riunioni militari del governo. Questa situazione riflette la crescente tensione all'interno del governo israeliano mentre il paese affronta grandi sfide sia a livello regionale che interno.

Intanto, gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi contro obiettivi degli Huthi nello Yemen, segnalando un ulteriore allargamento del conflitto in Medio Oriente, mentre le operazioni militari si intensificano nella regione.

Dopo giorni di chiusura, le autorità israeliane hanno riaperto il valico di Kerem Shalom, consentendo l'ingresso di 200 camion di aiuti umanitari a Gaza. Questa notizia è stata accolta con favore, ma le condizioni umanitarie nella Striscia restano critiche. Mentre i negozi ne ricevono il sostegno, la popolazione continua a vivere sotto una crescente pressione a causa del conflitto in corso.

Dalla diplomazia ai bombardamenti, la situazione in Medio Oriente continua a essere tesa e incerta.