
NBA, risultati della notte: Kawhi Leonard schianta i Cavs, Butler guida Golden State al successo
2025-03-19
Autore: Sofia
Nella notte NBA, gli Charlotte Hornets, privi delle loro stelle LaMelo Ball e Miles Bridges, hanno fatto fatica a contenere gli Atlanta Hawks. Dopo un primo tempo chiuso con un ritardo di 13 punti, il rookie Risacher ha acceso la sua squadra nel terzo quarto, segnando quattro triple consecutive e portando il vantaggio fino a +27. La sua prestazione si è conclusa con 21 punti e un eccezionale 5/9 da tre. Atlanta ha chiuso con una percentuale di quasi il 49% nelle tripla, segnando 22 tiri su 45. Trae Young si è confermato il miglior realizzatore con 31 punti, affiancato da Dyson Daniels, che ha totalizzato 22 punti, 7 assist e 7 rimbalzi.
I Boston Celtics, nonostante l'assenza di Tatum e Brown, hanno ottenuto la loro nona vittoria consecutiva contro i Brooklyn Nets. Dopo un inizio difficile, Boston ha ribaltato la situazione nel quarto finale, trascinata dal rookie Baylor Scheierman, che ha chiuso con 20 punti, di cui 13 solo nell'ultima frazione. Kristaps Porzingis ha contribuito con una doppia doppia, totalizzando 25 punti e 13 rimbalzi.
Golden State Warriors ha avuto bisogno di un grande Jimmy Butler per superare i Milwaukee Bucks. Butler ha sfiorato una tripla doppia con 24 punti, 10 assist, 8 rimbalzi e un perfetto 11/11 dalla linea di tiro libero. Dall'altra parte, il top scorer dei Bucks è stato Kyle Kuzma, con 22 punti.
I Cleveland Cavaliers, invece, hanno subito una pesante sconfitta contro i Los Angeles Clippers, interrompendo una striscia record di 16 vittorie consecutive. Nonostante un inizio spettacolare, con 45 punti nel primo quarto, Cleveland ha ceduto il passo a un dominio dei Clippers, trascinati da Kawhi Leonard che ha segnato 33 punti con percentuali impressionanti: 12/19 dal campo e 4/5 da tre. Zubac ha avuto una serata straordinaria con 28 punti e 20 rimbalzi, contribuendo al successo della sua squadra.
La corsa per i playoff si fa sempre più intensa, con i Clippers che inseguono Minnesota e Golden State, i quali devono guardarsi le spalle.
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