Nazionale

Napoli, il mistero della Metro: allerta gas in gallerie, ma nessuna traccia

2024-12-29

Autore: Alessandra

Cosa sta accadendo nelle gallerie della Metropolitana di Napoli? I vigili del fuoco sono stati allertati, per il secondo giorno consecutivo, a causa di un forte odore di gas segnalato dai passeggeri e dagli addetti di stazione. Nonostante non siano state riscontrate anomalie pericolose, la preoccupazione continua a serpeggiare tra le persone coinvolte. La situazione ha attirato l'attenzione del prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha convocato urgentemente riunioni con il “Centro Coordinamento Soccorsi” per monitorare da vicino gli sviluppi.

Il primo allarme è stato lanciato venerdì mattina alla stazione Museo, dove i dipendenti hanno percepito esalazioni di gas, causando uno stop della circolazione durato circa due ore. Durante un nuovo allerta, avvenuto ieri, i passeggeri e i dipendenti della ANM hanno nuovamente segnalato l’odore, facendo fermare i treni anche questa volta per quasi due ore. La situazione sembra stia interessando specificamente la tratta fra le stazioni Università e Garibaldi della Linea 1.

Nella mattinata di ieri, i vigili del fuoco del reparto Nbcr, esperti nella rilevazione di contaminazioni, hanno eseguito verifiche approfondite. Utilizzando un innovativo “naso elettronico”, l'unità ha controllato l’intero percorso delle gallerie, senza individuare alcuna fonte di emissione di gas. Sono intervenuti anche tecnici della 2I Rete Gas e della ANM.

I pompieri hanno impiegato il "rilevatore a fotoionizzazione WatchGas", capace di rilevare anche minime concentrazioni di gas nell'aria. Fortunatamente, non è stata trovata alcuna sostanza pericolosa, portando al ripristino della circolazione. Tuttavia, il prefetto ha ordinato che una squadra dei vigili del fuoco rimanesse a monitorare la situazione a piazza Garibaldi per intervenire prontamente se si ripresentassero nuove segnalazioni.

Le indagini continuano per scoprire l'origine delle esalazioni percepite dagli utenti. Una delle ipotesi iniziali parla della possibilità di solventi o sostanze chimiche utilizzate per la manutenzione della Linea 1, che potrebbero generare un odore simile a quello del gas metano, ma gli esperti hanno escluso la ricerca di perdite dalla rete di distribuzione del gas.

E’ stata anche proposta, ma poi respinta, l’idea che l’odore potesse derivare da una discarica abusiva nel sottosuolo. Gli esperti confermano che sebbene la fermentazione dei rifiuti possa produrre odori forti, le caratteristiche delle esalazioni in questione non sollevano motivi di allerta.

Nel frattempo, è cruciale mantenere alta l’attenzione sulla situazione, non solo per la sicurezza dei pendolari, ma anche per preservare la qualità del servizio pubblico fondamentale per gli abitanti e i visitatori della città. Quali sviluppi ci attendono? Rimanete sintonizzati!