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Motta e Juve: Solo il tempo potrà dirci che fine farà. Ma Vlahovic tornerà a brillare!

2025-03-26

Autore: Francesco

Il 18 giugno, Juventus e Al Ain avranno l'opportunità di sfidarsi nel prestigioso Mondiale per Club a 32 squadre, che si svolgerà all’Audi Field di Washington. Questa è un'occasione imperdibile per la Juventus, uno dei club più blasonati al mondo. Secondo molti esperti, c'è ancora una netta differenza tra il calcio europeo e quello degli Emirati Arabi Uniti.

"La Juventus rappresenta una grande sfida per qualsiasi avversario. È vero che i club asiatici stanno tentando di colmare questo gap, investendo in giocatori e allenatori di fama internazionale. Stanno facendo progressi, e sono fiducioso che ci riusciranno", ha dichiarato un allenatore di fama, sottolineando le ambizioni dei club asiatici.

In Arabia Saudita, invece, il campionato sta generando molta attenzione grazie all'emergere di nomi illustri come Cristiano Ronaldo, Karim Benzema e Sadio Mané. Tuttavia, il calcio negli Emirati Arabi rimane competitivo e intrigante: "Credo che il campionato degli Emirati offra molto ai tifosi e possano appassionarsi comunque", ha aggiunto l'allenatore.

Dal suo arrivo all'Al Ain, dopo il passaggio di tre allenatori, l'attuale tecnico ha trovato una sfida significativa. "Sì, questa situazione non è comune, e i giocatori devono adattarsi. L'Al Ain è uno dei club più storici degli Emirati, vincitore dell'AFC Champions League due volte. Questa è una responsabilità grande, ma siamo ben organizzati e ambiziosi."

L'influenza degli allenatori ex jugoslavi nel mondo del calcio è evidente, con molti talenti provenienti da Serbia, Croazia e Bosnia. "La tradizione calcistica della ex Jugoslavia è rinomata per aver formato grandi giocatori e tecnici. È un’eredità che continua", ha affermato l'allenatore.

Parlando di pensatori del mondo del calcio come Ancelotti, Guardiola, Mourinho e Klopp, ha espresso la sua ammirazione: "Ognuno di loro ha un approccio unico e il loro successo è difficile da replicare. Tuttavia, credo che Ancelotti e Guardiola siano tra i migliori. Altri come Conte e Gasperini meritano di essere menzionati."

La sua filosofia? "Vogliamo giocare un calcio offensivo, con l'obiettivo di vincere e di crescere come squadra."

Nelle sue esperienze precedenti in Grecia, Israele, Inghilterra e Russia, ha imparato l'importanza di adattarsi a vari stili di gioco: "In ogni campionato ci sono sfide uniche. A Krasnodar, ho curato una squadra che mirava a obiettivi ambiziosi."

Riguardo l'Al Ain, il mister ha sottolineato l'importanza di lavorare sui dettagli tecnici e tattici, così come sul recupero della fiducia nei giocatori. Attualmente il club è quinto in campionato, ma presenta un capocannoniere come Kodjo Laba, che ha già segnato 16 gol: "Questo è certamente un aspetto positivo, ma abbiamo anche subito troppe reti. Dobbiamo lavorare duramente per trovare un equilibrio."

Un'altra questione scottante è la situazione di Thiago Motta alla Juventus. Licenziato dopo una serie di risultati deludenti, molti si stanno chiedendo perché la società non abbia avuto fiducia in lui. "Motta è un allenatore giovane e con idee valide. La Juventus sta attraversando una fase difficile, ma il tempo ci dirà se è stata una scelta giusta", ha commentato l’allenatore.

Infine, il tema Vlahovic: "È senza dubbio uno dei migliori attaccanti del calcio italiano, e come tutti i grandi talenti, ogni tanto può sperimentare un periodo di crisi. Ho fiducia che tornerà a segnare, ma ha bisogno di opportunità per farlo."

L’allenatore ha aggiunto che, sebbene il calcio sia una passione condivisa con il fratello maggiore Ilija, ciascuno ha il proprio modo di vedere il gioco e non discutono molto di calcio. Questo mostra come il loro approccio rimanga diverso, ma pur sempre rispettoso l'uno per l'altro.