Nazionale

Morto a 7 anni per otite: il medico condannato a tre anni di reclusione

2025-01-10

Autore: Giulia

Morto a 7 anni per otite: il medico condannato a tre anni di reclusione

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per omicidio colposo a Massimiliano Mecozzi, un medico di 62 anni di Pesaro, a causa della tragica morte di Francesco Bonifazi, un bambino di soli 7 anni da Cagli, vittima di un'otite che si è trasformata in encefalite.

Il piccolo Francesco è deceduto dopo tre giorni di sofferenza il 27 maggio 2017 all'ospedale Salesi di Ancona, dove era stato trasportato in condizioni critiche. Durante il suo trattamento, Mecozzi aveva optato per rimedi omeopatici, invece di prescrivere antibiotici, un'azione che si è rivelata fatale.

La Suprema Corte ha respinto il ricorso dell'imputato, confermando così la sentenza d'appello che lo ha ritenuto responsabile della morte del bambino. I difensori delle parti civili, tra cui il nonno di Francesco con l’avvocato Federica Mancinelli e l'Unione Nazionale Consumatori con l’avvocato Corrado Canafoglia, hanno sostenuto che la condotta del dottore fosse la causa diretta del decesso.

Le indagini condotte dall'avvocato Canafoglia hanno rivelato che il caso di Francesco non è un episodio isolato. È emerso che già nel 1991 in Nuova Zelanda e nel 2015 in Pennsylvania, altri due bambini avevano perso la vita a causa di infezioni batteriche all'orecchio trattate con omeopatia, malattie che avrebbero potuto essere evitate mediante l'uso di antibiotici. Inoltre, nel 2023 a Lecce, un altro tragico caso ha coinvolto un bambino di 14 mesi, anch'esso deceduto per la medesima ragione.

La famiglia di Francesco ha accolto con sollievo la conferma della condanna. L'avvocato Mancinelli ha commentato: «È stata finalmente riconosciuta la verità. I familiari si erano fidati di un professionista registrato, certo di ricevere le migliori cure, e mai avrebbero sospettato che si sarebbe allontanato dalle buone pratiche mediche. Anche se la loro perdita rimane incolmabile, la condanna rappresenta un passo importante affinché tragedie simili non si ripetano in futuro.»

Questo triste evento ha riacceso il dibattito sull'uso dell'omeopatia nella medicina pediatrica e sull'importanza di seguire le linee guida mediche riconosciute. Potrebbe questa sentenza influire sui trattamenti futuri? Non resta che aspettare e sperare che la giustizia possa riportare un po' di sicurezza nelle scelte sanitarie dei genitori.