
Misteriose Strutture Sotto la Piramide di Chefren? La Verità Dietro la Teoria di Corrado Malanga
2025-03-31
Autore: Sofia
Negli ultimi giorni, il web è stato invaso da notizie sensazionali riguardo presunte scoperte archeologiche sotto la celebre Piramide di Chefren in Egitto. A lanciare questa ipotesi sono stati i ricercatori italiani Corrado Malanga e Filippo Biondi, i quali affermano di aver utilizzato tecnologie radar avanzate per rivelare strutture sotterranee che potrebbero riscrivere la storia dell’umanità.
Secondo quanto riportato, diverse strutture collegate sono state identificate alla base della piramide, con passaggi intricate e disegni geometrici che suggerirebbero un'architettura complessa. Le affermazioni più audaci parlano addirittura di otto enormi strutture cilindriche, scendendo fino a 648 metri nel sottosuolo, perfettamente allineate e con una simmetria che sembra indicare un livello tecnologico avanzato.
Tuttavia, la realtà è ben diversa. Numerosi esperti, tra cui Lawrence Conyers, un’autorità nel campo della tecnologia radar all'Università di Denver, hanno etichettato queste affermazioni come “enormi esagerazioni”. Un fact-checking condotto dalla piattaforma Geopop ha chiarito che queste scoperte, pubblicizzate come rivoluzionarie, non hanno alcun fondamento scientifico e sono considerate fake news.
Nonostante l’entusiasmo dei ricercatori, al momento non esiste alcun studio peer-reviewed a conferma di tali scoperte. Le uniche informazioni vengono da presentazioni pubbliche, tra cui una conferenza tenuta da Malanga e Biondi, che peraltro non ha dato vita a risultati verificabili in contesti accademici.
In passato, la Piramide di Chefren è stata oggetto di studi approfonditi, tra cui il progetto ScIDEP, che ha utilizzato tecniche di imaging avanzate per confermare che sotto la piramide è presente solida pietra, smentendo le ipotesi di strutture nascoste. Le nuove teorie avanzate da Malanga e Biondi risultano quindi in contrasto con le evidenze precedenti.
Per chi fosse scettico sulle affermazioni dei due ricercatori, è interessante notare che la rivista in cui è stata pubblicata la loro ricerca è stata criticata in passato per la sua revisione poco rigorosa, suscitando dubbi sulla validità dei loro studi.
In conclusione, non ci sono prove concrete che supportino l'idea di misteriose strutture sotto la Piramide di Chefren. L'eccitazione generata da queste recenti teorie potrebbe offuscare il dialogo scientifico serio e informato. Rimanere critici e analizzare i fatti è fondamentale per mantenere un approccio scientifico alla scoperta e allo studio della storia.