Scienza

Missione Spaziale Nucleare: I Veicoli del Futuro in Progettazione

2025-03-22

Autore: Marco

Due startup californiane all'avanguardia, Exlabs e Antares Nuclear, stanno unendo le forze per realizzare un progetto visionario: sviluppare un veicolo spaziale alimentato da energia nucleare in grado di trasportare carichi fino a 5.000 chilogrammi in missioni di lungo termine. Questa collaborazione, che decollerà verso un futuro promettente, potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui esploriamo lo spazio.

Il veicolo principale su cui si concentrano è il SERV (Science Exploration and Resource Vehicle) di Exlabs, progettato per essere dotato di microreattori innovativi sviluppati da Antares Nuclear. Come riportato da SpaceNews, il SERV è un veicolo spaziale modulare e autonomo, specificamente concepito per operare nell'orbita geostazionaria (GEO) e oltre, aprendo nuovi orizzonti per l'esplorazione della nostra galassia.

L'energia nucleare è destinata a diventare un tassello cruciale per le future missioni spaziali. In un'affermazione potente, Matthew Schmidgall, CEO e co-fondatore di ExLabs, ha affermato: "L'energia nucleare gioca un ruolo fondamentale nel rendere possibili missioni spaziali ambiziose e di lunga durata." A differenza delle tradizionali fonti energetiche come i pannelli solari, i sistemi di propulsione nucleare promettono energia costante e potente, essenziale per sostenere sia sistemi di propulsione avanzati che carichi utili significativi.

ExLabs si propone di rendere il SERV "il primo veicolo spaziale commerciale progettato per l'utilizzo di energia nucleare". Il momento culminante della loro missione sarà un lancio pionieristico previsto per la fine del 2028 o l'inizio del 2029, con l'obiettivo di dimostrare la fattibilità dell'energia nucleare nello spazio, posizionando un veicolo con un microreattore Antares in orbita geostazionaria, a circa 35.786 chilometri dalla Terra.

In preparazione a questa straordinaria avventura, Antares Nuclear ha inaugurato a febbraio 2025 una nuova struttura a Torrance, California, all'interno della quale sviluppa i suoi microreattori. Questa missione è destinata a convalidare l'energia nucleare per uso spaziale, dando il via a una nuova era di esplorazioni oltre l'orbita geostazionaria.

Le sfide associate allo sviluppo e all'implementazione dell'energia nucleare, sia sulla Terra che nello spazio, sono sempre state significative. Problemi tecnici, normative rigorose e preoccupazioni legate alla sicurezza hanno rappresentato ostacoli importanti. Tuttavia, negli ultimi anni il panorama è cambiato drasticamente: sia grandi aziende sia nuove startup stanno investendo ingenti somme per affrontare e superare queste sfide. In particolare, si stanno concentrando sulla creazione di reattori nucleari più compatti ed efficienti, i microreattori, che offrono maggiore flessibilità e portabilità.

Un esempio di questo dinamismo è il recente finanziamento di 6,2 milioni di dollari ricevuti da Rolls-Royce attraverso l'Agenzia Spaziale del Regno Unito, destinato a far avanzare le tecnologie per sistemi energetici nucleari spaziali. Inoltre, la U.S. Space Force ha stanziato 35 milioni di dollari per un progetto dell'Università del Michigan, volto a sviluppare veicoli spaziali ad alta manovrabilità che combinano la potenza dei razzi chimici con la maggiore efficienza dei propulsori elettrici alimentati da un microreattore nucleare.

In un epoca in cui la conquista dello spazio è sempre più una realtà, le iniziative come quella di Exlabs e Antares Nuclear rappresentano un balzo in avanti verso un futuro dove l'umanità potrebbe spingersi oltre i confini del nostro sistema solare, rendendo possibile la vera esplorazione dell'universo.