
Missili e misteri: l'attacco clamoroso al Qatar
2025-09-11
Autore: Luca
Un attacco che non ha portato i risultati sperati
TEL AVIV - L'operazione contro Khaled Meshal, il leader di Hamas, non ha avuto l'effetto devastante che Israele si aspettava. Niente decapitazione dell'organizzazione e nessuna speranza di riporto degli ostaggi: il governo del Qatar cerca di seppellirli nel silenzio, affermando che non c'è più alcuna via di salvezza per loro.
In un contesto geopolitico sempre più complicato, il Qatar si sta ritagliando alleanze con vari attori nella regione, ufficialmente comprendendo anche gli emissari degli Emirati, della Giordania, della Arabia Saudita e dell'Egitto, che concordano sulla necessità di portare Netanyahu alla Corte penale internazionale.
Malumore tra i leader militari israeliani
Tra i corridoi della Difesa israeliana si percepisce un certo malumore: i generali avevano espresso dubbi non sulla decisione di attaccare, ma sull'efficacia. "Speravamo in un risultato migliore", ha condiviso un anonimo operatore militare, mentre altre fonti ammettono il pessimismo riguardo la distruzione degli obiettivi primari.
L'operazione in Qatar non ha avuto la succesiva efficacia di attacchi passati a Teheran, Siria o Gaza. Unica consolazione? "Abbiamo instillato paura nei cuori dei leader politici di Hamas", affermano.
Obiettivi misteriosi e le morti misteriose
Sei leader supremi sono stati uccisi durante l'operazione, ma l'identità di chi facesse parte di quel gruppo rimane avvolta nel mistero. È già accaduto in passato che l'ufficializzazione di tali morti impiegasse mesi, come nel caso di Ismail Haniyeh, ucciso nel 2024 e sepolto nei pressi di Doha.