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Milanović trionfa in Croazia: il presidente rieletto per altri 5 anni!

2025-01-12

Autore: Maria

Con un impressionante 74% dei voti, Zoran Milanović ha ottenuto una vittoria schiacciante al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Croazia, garantendosi un secondo mandato di cinque anni. Questo risultato è emerso dai dati forniti dalla Commissione elettorale, che ha completato lo scrutinio dell'80% delle schede. Il suo principale avversario, Dragan Primorac, sostenuto dal partito conservatore del premier Andrej Plenković, ha ottenuto solo un deludente 26% dei voti.

Il carismatico Milanović ha conquistato il consenso di vari partiti di centro e centrosinistra, facendo leva su una campagna che ha sempre messo in luce le debolezze del governo conservatore, accompagnata da critiche spesso incisive nei confronti di Plenković e dei suoi ministri, in risposta agli scandali di corruzione che hanno colpito l'amministrazione.

Sebbene provenisse da un background di sinistra, il presidente ha saputo attrarre anche un segmento di elettori di destra, grazie alle sue posizioni sovraniste e critiche nei confronti dell'Unione Europea e della NATO. In un momento di grande tensione internazionale, ha dichiarato: "Finché sarò presidente, nessun soldato croato andrà in guerra per interessi altrui," evidenziando la sua opposizione all'aggressione russa in Ucraina ma contestando anche il sostegno militare della NATO, che non porta a una risoluzione pacifica.

Milanović, attivo in politica da quasi trent'anni e già Primo Ministro socialdemocratico dal 2011 al 2015, ha assunto spesso un ruolo di oppositore, nonostante le sue competenze presidenziali chiedano una posizione imparziale. La sua recente rielezione, con un'ampia legittimità, lascia presumere che il conflitto tra lui e Plenković continuerà a caratterizzare la scena politica croata.

Nonostante le previsioni circa la difficoltà di Primorac, la dimensione della sua sconfitta è stata sorprendente e quasi umiliante, con il risultato che funge da chiaro messaggio per il governo attuale. La debole performance di Primorac è interpretata come un segnale di malcontento da parte degli elettori nei confronti della cosiddetta "politica servile" del governo nei confronti delle istituzioni europee.

Le recenti elezioni segnano la chiusura di un anno particolarmente intenso dal punto di vista politico per la Croazia, che ha visto tre significative consultazioni elettorali in meno di dodici mesi: le elezioni politiche in aprile, le europee in giugno e ora le presidenziali. Tuttavia, il quadro politico è rimasto sostanzialmente invariato, con la stessa maggioranza di centrodestra e Plenković che continua a governare da nove anni, affiancato da un Milanović di nuovo alla guida della Repubblica.

L'affluenza alle urne è stata piuttosto bassa, con solo il 44% degli aventi diritto (circa 3,7 milioni) che si sono recati alle urne, un calo significativo del 10% rispetto a cinque anni fa.