Nazionale

Migranti, Ue: decreto per Cpr in Albania in linea con legge europea

2025-03-31

Autore: Sofia

L'Unione Europea ha confermato che il decreto per i centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in Albania è conforme alla legislazione europea. Markus Lammert, portavoce della Commissione Ue per gli Affari interni, ha dichiarato: "Siamo al corrente degli sviluppi recenti riguardanti questo decreto e il centro in Albania. Continueremo a monitorare l'implementazione del protocollo in stretto contatto con le autorità italiane."

Lammert ha sottolineato che la legge nazionale italiana sarà applicata al nuovo centro, mantenendo i diritti fondamentali e gli obblighi del diritto europeo e internazionale. Ha poi chiarito che questa iniziativa è basata sulla legislazione nazionale e non implica direttamente l'idea di hub di rimpatrio.

In un messaggio video al Border Security Summit, organizzato dal primo ministro britannico Keir Starmer, la premier italiana Giorgia Meloni ha espresso orgoglio per l'iniziativa con l'Albania. Ha affermato: "Con la Gran Bretagna condividiamo la visione che è fondamentale esplorare soluzioni innovative, come quella attuata dall'Italia. Sebbene inizialmente criticata, questa proposta ha trovato un crescente consenso, al punto che oggi l'Unione Europea sta considerando la creazione di centri per i rimpatri nei Paesi terzi. Questo dimostra che avevamo ragione e che il nostro coraggio di innovare è stato premiato."

Questa nuova strategia italiana ha suscitato dibattiti vivaci, con presunti vantaggi economici e di gestione dei flussi migratori. Tuttavia, esperti e attivisti dei diritti umani avvertono che ci sono rischi legati alla protezione dei migranti e alla loro dignità in questi centri. Sarà fondamentale monitorare come si svilupperanno queste iniziative nei prossimi mesi e se rispetteranno gli standard europei sui diritti umani.