Nazionale

Migranti da Paesi Sicuri: La Cassazione Sorprende il Governo!

2024-12-19

Autore: Marco

In una svolta che ha fatto tremare i palazzi del potere, la Cassazione ha stabilito che "il potere di accertamento del giudice non può essere limitato" dalla semplice designazione di uno Stato come sicuro. Nonostante si attendesse da tempo una sentenza sui ricorsi del Viminale riguardanti i trattenuti in Albania, la decisione della prima sezione civile della Cassazione rappresenta un precedente fondamentale. La Corte ha chiarito che spetta al giudice verificare la legittimità di tale designazione, e se necessario, disapplicare la normativa qualora essa sia in contrasto con le leggi europee.

La questione della sicurezza dei Paesi ha sollevato un acceso dibattito politico e giuridico in Italia, da quando i giudici hanno ordinato la liberazione di migranti trattenuti in Albania, per cui sorge la domanda: come si fa a determinare quando un Paese è davvero sicuro? I magistrati hanno evidenziato che non può essere solo il governo a stabilirlo, ma è fondamentale anche un'analisi imparziale delle fonti informative contenute nella normativa europea.

Il Tribunale di Roma aveva infatti rimandato alla Cassazione la questione di come gestire l'elenco di Paesi sicuri, chiedendo se attenersi alle scelte governative o verificare la situazione reale nei Paesi attraverso fonti indipendenti. La sentenza pubblicata il 19 dicembre ha riscontrato queste preoccupazioni e ha nettamente smontato le argomentazioni governative.

Inoltre, la Cassazione ha sottolineato che la presenza di un aspetto politico non può giustificare l'assenza di controllo giurisdizionale. Questo potrebbe avere ripercussioni significative sulle politiche migratorie italiane, poiché una revisione scrupolosa della sicurezza di vari Paesi potrebbe portare a una maggiore protezione dei diritti umani dei migranti. Questa decisione potrebbe segnare un cambio di rotta nel dibattito sui migranti e potrebbe mettere in discussione l'intera lista dei Paesi considerati sicuri dal governo italiano, specialmente in un contesto europeo sempre più attento ai diritti delle persone.