
Meta lancia l'AI contro le fake news su WhatsApp: Un aiuto indispensabile?
2025-08-31
Autore: Giovanni
In un'era in cui le fake news si diffondono a macchia d'olio, un recente studio di AstraRicerche rivela che ben l'80% degli italiani fatica a riconoscerle. È evidente che abbiamo bisogno di aiuto, e Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha deciso di intervenire.
Meta sta mettendo a punto una nuova intelligenza artificiale, Meta AI, che promette di combattere la disinformazione direttamente attraverso WhatsApp. A partire da marzo, i tre miliardi di utenti del popolare servizio di messaggistica potranno chiedere all’AI se una notizia ricevuta da amici o familiari sia veritiera.
Questa innovativa funzionalità è attualmente in fase di test e sarà presto disponibile in un aggiornamento di Android. Grazie alla nuova beta, basterà porre domande dirette all'assistente virtuale per verificare la veridicità delle informazioni, rendendo così la lotta alle fake news più accessibile.
Ma le novità non finiscono qui: sarà anche più semplice attivare Meta AI tramite una scorciatoia accessibile dal menù a tendina quando si clicca sul messaggio sospetto.
Non è la prima volta che Meta cerca di contrastare la diffusione di notizie false. Gli utenti di WhatsApp, ad esempio, sono già abituati al messaggio "inoltrato più volte", un allerta che segnala potenziali fake news. Tuttavia, ci sono anche critiche su come Meta gestisce la disinformazione, come la famosa decisione di fermare il programma di fact-checking di terze parti negli Stati Uniti.
Zuckerberg aveva annunciato un cambiamento radicale, suggerendo che le note della comunità potessero sostituire i fact-checker professionisti. Questo ha sollevato interrogativi sulla serietà delle misure adottate dall’azienda.
Adesso, con l'AI in prima linea per la scoperta delle fake news, emergono dubbi: possiamo davvero fidarci di Meta AI senza un controllo umano? Molti esperti temono che l'intelligenza artificiale non sia ancora pronta a gestire questo compito delicato, specialmente in un contesto dove chi crea disinformazione potrebbe trovare modi per eluderne i controlli.
Meta sembra consapevole di queste preoccupazioni e sta ritardando il rilascio ufficiale della funzionalità per garantire un utilizzo sicuro ed efficace. L'azienda promette di fornire un alleato affidabile nella battaglia contro la disinformazione.