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Medio Oriente, le notizie di oggi: Raid su Gaza, 81 morti e crescenti tensioni per gli ostaggi

2025-01-16

Autore: Matteo

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha contattato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman per rinnovare il sostegno a un governo significativo in Libano. Questo approccio arriva mentre Beirut attende la visita di Macron, con l'obiettivo di consolidare un fronte politico stabile a sostegno della pace nella regione.

I mediatori internazionali stanno accelerando gli ultimi dettagli di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, parlando dell'entrata in vigore della tregua già da domani. Fonti locali affermano che il conflitto ha intensificato le preoccupazioni per la sicurezza degli ostaggi e Hamas ha avvertito che gli attacchi israeliani potrebbero mettere in pericolo la liberazione dei prigionieri.

Negli ultimi raid, l'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito circa 50 obiettivi associati a Hamas, sempre alla luce dell'escalation di violenze. Le condizioni di vita nella Striscia di Gaza continuano a peggiorare, con rapporti su oltre 73 palestinesi uccisi, tra cui bambini e donne, da quando è stata annunciata la tregua da parte della comunità internazionale.

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa ha dichiarato che molte persone a Gaza sono increduli per la tregua, sottolineando la delicatezza della situazione e la necessità di riforme per garantire stabilità e pace duratura. Anche la risposta della comunità internazionale non si è fatta attendere: la Cina ha sostenuto l'accordo, promettendo assistenza umanitaria a Gaza.

D'altro canto, l'Unione Europea ha ribadito che Hamas non può esercitare un ruolo politico e ha assicurato il proprio supporto all'Autorità Nazionale Palestinese. Con le tensioni che continuano a crescere, le aspettative su una futura pace rimangono fragili.

Aggiornamenti su Israele rivelano che Netanyahu ha espresso la sua determinazione a mantenere le condizioni dell'accordo di tregua, pur denunciando tentativi di Hamas di modificare i termini. Questo contesto si aggrava ulteriormente con l'emergere di nuove tensioni interne israeliane riguardo alla gestione della crisi, evidenziando il complesso e fragile equilibrio delle dinamiche politiche nella regione.