
Matteo Piantedosi: "Il Leoncavallo costava 300mila euro l'anno. E Casapound sarà il prossimo!"
2025-08-24
Autore: Luca
Il Sgombero di Leoncavallo: Un Evento Storico
Il recente sgombero del celebre centro sociale Leoncavallo a Milano, dopo oltre trent'anni di occupazione, ha acceso un acceso dibattito politico e istituzionale. Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha chiarito che l'intervento non è stata un'azione qualsiasi, ma il risultato di un processo avviato da tempo.
Costi Ingenti per lo Stato
Piantedosi ha rivelato che lo Stato è stato costretto a risarcire 3 milioni di euro per il ritardo di dieci anni nell'esecuzione dello sfratto. "Se avessimo continuato a rimandare, ci sarebbero costati fino a 300mila euro all'anno", ha affermato dal palco del Meeting di Rimini.
Casapound nel Mirino
Il Ministro ha sottolineato che anche Casapound rientra tra gli spazi occupati abusivamente che andranno affrontati. "Anche quel caso sarà esaminato, poiché la legge è la stessa per tutti", ha dichiarato, facendo eco alla necessità di rispettare la legalità.
Reazioni Politiche e Confronti
La posizione di Matteo Salvini, vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, ha rafforzato quanto detto da Piantedosi. Criticando il sindaco di Milano Giuseppe Sala, Salvini ha affermato: "Il Leoncavallo era un'occupazione indebita. Trentuno anni di illegalità hanno colpito i cittadini".
Critiche a Sala e le Proposte di Futuro
Anche Forza Italia ha preso una posizione ferma. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del partito, ha attaccato Sala. "Non dobbiamo concedere spazi pubblici a chi non rispetta la legge. I cittadini hanno già pagato abbastanza". Gasparri ha insistito sull'importanza di non avvisare il sindaco delle operazioni, temendo reazioni from the occupants.
Incertezze sul Futuro di Leoncavallo
Il futuro del centro Leoncavallo rimane incerto, sollevando interrogativi sul ruolo delle istituzioni e sul destino degli spazi legati all'associazionismo. Una situazione complessa che tocca le corde della legalità e della memoria politica, destinata a generare ulteriori discussioni.