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Martina Pucciarelli: «Fuggita dai Testimoni di Geova, ho scoperto la verità su me stessa»

2025-01-18

Autore: Matteo

Nel suo sorprendente romanzo autobiografico, Martina Pucciarelli, una giovane scrittrice italiana, condivide la sua dolorosa e liberatoria esperienza di fuga dalla comunità dei Testimoni di Geova. Cresciuta in un ambiente rigidamente controllato, racconta di come i suoi genitori, nonostante fossero membri devoti, praticassero una vita segreta di orge in casa, mentre contemporaneamente imponevano a lei e ai suoi fratelli una ferrea normativa di castità fino al matrimonio.

«Quanta ipocrisia ci fosse in tutto ciò, soprattutto riguardo al sesso», riflette Martina. La sua quotidianità era scandita da 70 ore mensili di evangelizzazione, durante le quali bussava a porte sconosciute per diffondere la loro fede. Tuttavia, questo impegno le pesava, specialmente quando si trovava a dover ascoltare insulti contro il padre, candidando così la sua infanzia a un continuo conflitto interno.

Attraverso un cammino di psicoterapia e l’aiuto dei suoi amici, Martina ha trovato la forza di rompere le catene di quel sistema opprimente. Oggi, pur essendo felice della sua libertà, ammette che a volte le manca la fede: «Era bello avere qualcuno con cui dialogare», confessa, rivelando un mondo interiore di desideri e paure.

La sua storia è un potente inno alla resilienza e alla ricerca della verità personale, un tema che potrebbe risuonare con molti giovani in cerca di autenticità in un mondo in cui le pressioni sociali e familiari possono risultare schiaccianti. Oltre a voler stimolare una riflessione sulle dinamiche di controllo all'interno di comunità religiose, Martina invita i lettori ad abbracciare la propria individualità e a non temere il giudizio altrui.