Manovra: Ance avverte, a rischio l'edilizia e la crescita del Pil!
2024-11-04
Autore: Giulia
Preoccupazioni dell'Ance
L'Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) ha espresso una "forte preoccupazione" per le conseguenze negative che la Legge di bilancio potrebbe avere sul settore edilizio e, di riflesso, sulla crescita economica del Paese. La presidente dell'Ance, Federica Brancaccio, ha messo in guardia durante un'audizione parlamentare: "Ferma l'edilizia e si ferma il Paese".
Investimenti a rischio
In particolare, Ance ha sottolineato l'assenza di una proroga al 2025 delle misure legate al caro materiali per i lavori pubblici in corso, segnalando che oltre 10 miliardi di investimenti potrebbero essere messi a rischio per il 2025.
"Il rischio di un 'blocco cantieri' non considerato dal governo potrebbe annullare la crescita prevista e impattare negativamente sulle rate del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)", ha aggiunto Brancaccio.
Previsioni sul Pil
Intanto, Confcommercio prevede che nel 2024 il Pil non crescerà oltre l'0,8%, accentuando le fragilità economiche già evidenti. Secondo il segretario generale, Luigi Taranto, l'indebolimento della crescita rende sempre più arduo raggiungere gli obiettivi di finanza pubblica fissati per il 2026.
Aliquote fiscali e crescita
Un punto centrale della manovra riguarda l'intenzione di rendere strutturali le attuali aliquote fiscali a partire dal 2025, ma l'Ance avverte che ulteriori misure, come la riduzione delle aliquote per il reddito e l'incentivazione all'innovazione, sono imprescindibili per sostenere la crescita fare affari.
Critiche al programma nazionale per l'edilizia sociale
Inoltre, la Fondazione Migrantes ha evidenziato come il programma nazionale per l'edilizia sociale rischi di trascurare le esigenze di chi non ha una casa, in particolare migranti e giovani coppie. Anche il Forum del Terzo Settore ha lamentato una mancanza di risposte adeguate nella manovra, evidenziando l'indebolimento del welfare e l'aumento delle disuguaglianze sociali.
Rischi di discriminazione
Come se non bastasse, la Caritas ha segnalato il rischio di discriminazioni nei confronti degli stranieri, in particolare riguardo alle detrazioni fiscali e ai bonus per le nascite. "L'Italia deve onorare i suoi impegni nei confronti degli aiuti allo sviluppo", ha dichiarato un rappresentante di Caritas, proponendo di reindirizzare le risorse verso le fasce più vulnerabili della popolazione.
Conclusione
In sintesi, la manovra finanziaria si presenta come un banco di prova per il futuro della crescita economica, con implicazioni significative per vari settori e categorie sociali. Sarà necessario un dibattito approfondito e costruttivo per garantire che le scelte fatte non mettano ulteriormente a rischio il tessuto economico e sociale del Paese.