Scienza

Mais Transgenico negli Stati Uniti: Un Alimento per i Parassiti?

2025-03-19

Autore: Alessandra

Introduzione

L'uso crescente e indiscriminato di mais "Bt" negli Stati Uniti sta generando preoccupazioni: invece di combattere efficacemente il coleottero del mais, la Diabrotica virgifera virgifera, ha contribuito a rafforzarne la resistenza. È quanto emerge da uno studio pubblicato il 27 febbraio 2023 su *Science*, che coinvolge 20 ricercatori di 18 istituzioni a livello globale, guidati da Ziwei Ye della Renmin University of China.

Evoluzione dell'ottimismo e delle pratiche agricole

Fino a una decina di anni fa, l'ottimismo era alto riguardo i raccolti di mais Bt, grazie ai quali si registrava un aumento della produttività e una riduzione dell'uso di pesticidi, persino nei campi limitrofi. Tuttavia, le nuove evidenze suggeriscono che l'eccessivo uso di sementi geneticamente modificate ha portato alla situazione opposta: il coleottero bersaglio ha sviluppato resistenza, compromettendo l'efficacia della tecnologia.

Consapevolezza degli agricoltori

In particolare, la ricerca ha evidenziato che gli agricoltori della Corn Belt – una delle zone più importanti per la produzione di mais negli Stati Uniti – sembrano poco consapevoli delle implicazioni ecologiche delle loro pratiche. I dati raccolti tra il 2014 e il 2016 rivelano che molti agricoltori hanno seminato troppo mais Bt in aree dove i parassiti erano già sotto controllo, aumentando i costi e diminuendo i vantaggi economici. Questa gestione poco oculata è aggravata dalla pressione commerciale delle aziende sementiere, interessate a vendere il maggior numero possibile di sementi, senza fornire adeguate informazioni sulle conseguenze a lungo termine.

Perdite economiche e minacce alla catena alimentare

Le perdite economiche stimabili per gli agricoltori ammontano a circa 1,6 miliardi di dollari all'anno a causa delle pratiche di semina inadeguate, ma i danni non si limitano solo a questo: la resilienza errata delle coltivazioni Ogm potrebbe minacciare l'intera catena alimentare globale. I ricercatori mettono in guardia sulla possibile rapida obsolescenza della tecnologia Ogm se non si trovano soluzioni adeguate e sostenibili.

Strategie di mitigazione

In risposta a queste sfide, l'Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA) ha suggerito che la rotazione delle colture potrebbe rappresentare una strategia per mitigare il problema, come indicato nello studio *Crop rotation mitigates impacts of corn rootworm resistance to transgenic Bt corn* del 2020. Alternare il mais con altre colture ha dimostrato di ridurre i danni causati dalla Diabrotica, dimostrando che cambiamenti nel modo di coltivare possono avere impatti positivi.

Aumento nell'uso di pesticidi e conseguenze

A ulteriore aggravare la situazione, l'uso di pesticidi e erbicidi è aumentato drasticamente dal 1996, anno in cui furono introdotti gli Ogm. Un rapporto di Greenpeace del 2009 sottolinea che l'uso di pesticidi è aumentato di 1.832.513 tonnellate, a testimonianza di una crescente dipendenza da sostanze chimiche in agricoltura.

Resistenza degli Ogm e impatti a lungo termine

Negli ultimi anni, i risultati di studi hanno mostrato che le colture Ogm, come il mais, la soia e la canola, stanno diventando sempre più resistenti agli erbicidi, con un incremento del 244% nell'uso di questi ultimi in Canada tra il 1994 e il 2021. L'uso intensivo di glifosato ha portato alla proliferazione di erbe resistenti, creando ulteriori complicazioni nella gestione agricola. Questa situazione non pone solo in discussione la sostenibilità delle pratiche agricole attuali, ma potrebbe ripercuotersi anche sugli ecosistemi e sulla biodiversità.

Conclusione

In conclusione, la questione del mais Ogm e della resistenza dei parassiti è più complessa di quanto si sia pensato inizialmente. L'adeguamento delle tecniche agricole è cruciale per garantire un futuro sostenibile, non solo per gli agricoltori statunitensi, ma per l'intero sistema alimentare globale.