Macron a Mayotte: 'Se non fosse Francia, sareste nella merda!'
2024-12-20
Autore: Alessandra
"Se non fosse la Francia, sareste 10.000 volte in più nella merda!" Con queste parole, il presidente Emmanuel Macron ha risposto a un gruppo di contestatori durante la sua visita a Mayotte, un'isola francese nell'Oceano Indiano recentemente colpita dall'uragano Chido. La folla ha fischiato Macron, intonando il coro 'Macron démission' (Macron dimettiti), ma il presidente ha replicato con veemenza: "Non opponete le persone! Se opponete le persone siamo fottuti, perché siete contenti di essere in Francia. Se non ci fosse la Francia, la vostra situazione sarebbe di gran lunga peggiore".
Macron ha aggiunto che non esiste un altro luogo nell'Oceano Indiano dove si presti così tanto aiuto alla popolazione in difficoltà. Queste dichiarazioni hanno sollevato un acceso dibattito sui social media, dove il video dell'episodio è diventato virale, suscitando l'indignazione di molti, inclusi esponenti della France Insoumise guidata da Jean-Luc Mélenchon.
Mayotte è una delle regioni più vulnerabili della Francia, caratterizzata non solo da sfide climatiche, ma anche da una storia complessa di immigrazione e povertà. Negli ultimi anni, l'isola ha affrontato un incremento della criminalità e una crescente insoddisfazione tra i residenti riguardo alla gestione del governo centrale. Mentre Macron cerca di mostrare il sostegno del governo, molti cittadini si sentono abbandonati e chiedono un'attenzione maggiore per le loro problematiche.
La visita del presidente, invece di placare le tensioni, sembra aver alimentato ulteriormente il malcontento popolare. Gli oppositori politici in Francia non si sono fatti attendere e hanno criticato la mancanza di un reale dialogo da parte del governo con la popolazione di Mayotte. In questo contesto, la scena di Macron in camicia rimarrà a lungo nella memoria collettiva, simboleggiando la distanza tra l'elite politica parigina e le realtà vissute dai cittadini delle isole lontane.
Come continuerà questo scambio tra il governo e i cittadini? Solo il tempo potrà dirlo, ma una cosa è certa: le voci dei mahorais non possono più essere ignorate!