Il Long Covid sembra colpire in modo diverso gli adolescenti rispetto agli adulti, con sintomi specifici come mal di testa, dolore toracico, diarrea e febbre che persistono anche dopo mesi dall'infezione. Questo è emerso da uno studio dedicato alla popolazione giovanile, pubblicato su 'Children', che ha analizzato 97 adolescenti tra i 12 e i 17 anni.

La ricerca ha evidenziato come i sintomi legati al Long Covid siano molto comuni in questa fascia d'età, spesso anche in individui che avevano contratto forme lievi di infezione. In particolare, coloro che erano stati colpiti dalle varianti più aggressive del virus, antecedenti all'Omicron, hanno mostrato una persistenza dei sintomi più marcata.

Guido Vagheggini, coordinatore della rete degli ambulatori Long Covid, ha sottolineato come la mancanza di studi su questa popolazione richieda ulteriori ricerche per comprendere meglio le implicazioni a lungo termine della malattia. L'istituto superiore di sanità, attraverso un programma di sorveglianza che coinvolge vari centri in tutta Italia, sta già monitorando la situazione, ponendo particolare attenzione ai pazienti adolescenti, molti dei quali non erano vaccinati.

Lo studio è importante non solo per la statistica, ma anche per offrire un esempio di come i sintomi influenzino la vita quotidiana degli adolescenti, portando a conseguenze sul piano scolastico e sociale. Sorprendentemente, non è stata registrata una differenza significativa nella persistenza di due sintomi comuni, affaticamento e difficoltà respiratoria, tra adolescenti e adulti.

Grazie alla rete di ambulatori, sono stati seguiti fino a mille pazienti con forme acute di Long Covid, contribuendo a una migliore comprensione della malattia.