Salute

L’Occasione che Nasce dal Disagio: Un Nuovo Approccio all'Umano

2025-04-04

Autore: Francesco

Le opere sociali e i professionisti impegnati nella gestione delle difficoltà e delle malattie delle persone devono andare oltre la semplice capacità pratica e il volontarismo. È essenziale formulare una concezione adeguata dell'essere umano. La recente discussione avvenuta a Seveso ha messo in luce questo concetto cruciale.

Durante il fine settimana, studiosi e professionisti da varie discipline – filosofie, teologia, psicologia, psichiatria, educazione – si sono riuniti presso il Centro Pastorale Ambrosiano per confrontarsi sui temi della crisi dell’io nella società contemporanea e sui disagi psichici, sociali ed educativi che ne derivano. È stato fondamentale interrogarsi su quali domande e suggerimenti operativi emergeranno da questa situazione complessa.

Una delle osservazioni più significative è stata che il problema non risiede solo nel disagio psicologico o sociale. Si è compreso che il disagio psichico dev’essere considerato non solo come una questione da risolvere, ma piuttosto come un’opportunità per esplorare la dimensione ontologica dell’essere umano. Come sostenuto dal filosofo Byung-Chul Han, ciò che si nega oggi è la verità, dando origine a molte delle patologie sociali e individuali.

Nell’ambito del dibattito sul nichilismo attuale, è emerso che è insufficiente analizzare il suo ruolo come fonte di perdita e oscurità. È invece necessario esplorare come tale fenomeno possa incentivare una presa di coscienza e portare a una ripresa significativa.

È importante notare che la crisi, affrontata con la giusta prospettiva, può rendere l'uomo più grande, come affermato anche da Viktor Frankl, che ha vissuto l'orrore dei campi di concentramento. L’idea che la crisi possa rappresentare una fine, più che un fine, è un concetto potente che invita alla riflessione.

Questo nuovo approccio ha creato una connessione preziosa tra i 'pensatori' e coloro che operano attivamente nelle realtà sociali, come nel contrasto alla psiche soffrente e nei contesti educativi. Questo dialogo è stato particolarmente apprezzato dai giovani presenti, ansiosi di un sapere che superasse i limiti accademici.

Anche un evento serale, organizzato dai giovani del Teatro del Lunedì, ha evidenziato questa sinergia: hanno tradotto in un'opera teatrale i vari discorsi, dimostrando l'entusiasmo e la capacità dei giovani di essere portatori di speranza e intraprendenza.

In conclusione, è emerso chiaramente che la crisi dell’io e il malessere che osserviamo intorno a noi dovrebbero essere intesi principalmente come espressione di un'ontologia piuttosto che di una patologia. Le varie discipline devono quindi accentuare la loro risposta all'ingiustizia sociale e alle crisi esistenziali non solo attraverso tecniche e strategie, ma recuperando un significato profondo nell'operato quotidiano.

Ognuno è chiamato a mettere in gioco la propria umanità di fronte al disagio, integrando le proprie competenze professionali in questo processo. Questo weekend di discussioni ha portato all’idea di creare, per il prossimo anno accademico, un Diploma di Alta Formazione in Antropologia Relazionale, in collaborazione con l'Università Pontificia della Santa Croce e l'Università Bicocca di Milano. Questo traguardo servirà a promuovere incontri tra saperi e a trasmettere una cultura innovativa e inclusiva nel campo professionale.