Scienza

Lo Spazio: Un Oceano di Rifiuti che Mettono a Rischio i Satelliti

2025-04-06

Autore: Francesco

Lo spazio, proprio come l'oceano, ha in comune non solo il suo aspetto vasto e blu, ma anche la nostra errata percezione di esso come una risorsa infinita. Negli ultimi due decenni, abbiamo abusato della nostra capacità di lanciare satelliti, e i risultati sono evidenti: i mari sono invasi dalla plastica e il nostro orbita terrestre è costellata di detriti spaziali.

Immaginate una fascia attorno alla Terra tra i 300 e i 1500 chilometri di altitudine, qui risiedono la maggior parte dei satelliti lanciati negli ultimi sessant'anni. Secondo l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), ci sono circa 20.000 pezzi di spazzatura orbitante, e la situazione è diventata critico. Tra il 2015 e il 2024, sono stati lanciati ben 13.366 satelliti, di cui 2.873 solo nell'anno passato, accumulando un totale di 2.171 tonnellate di peso in orbita. Di questi, il 97% è rappresentato da satelliti piccoli, noti come smallsat, progettati per svolgere compiti specifici come la sorveglianza delle coste e dei confini, ma nonostante le loro dimensioni ridotte, contribuiscono all'affollamento dello spazio.

Attualmente, oltre 80 nazioni dispongono di satelliti in orbita, non solo le consuete potenze spaziali come Stati Uniti, Russia, Cina e India, ma anche paesi come l'Italia. La situazione è aggravata dal fatto che il 70% dei satelliti lanciati è ancora attivo, costringendo agenzie come l'ESA a condurre il doppio delle manovre per evitare collisioni rispetto a dieci anni fa.

Inoltre, oltre a questi satelliti, orbitano circa 1,2 milioni di pezzi di detriti spaziali di dimensioni superiori a un centimetro, un rischio concreto per satelliti e stazioni spaziali. Tra questi, oltre 50.000 frammenti sono più grandi di 10 centimetri e circa 40.000 sono attualmente tracciati da reti di sorveglianza.

Recentemente, al Convegno di Bonn, esperti hanno ribadito l'urgenza di affrontare questa emergenza dei detriti spaziali, evidenziando che misure più severe e una maggiore collaborazione internazionale sono essenziali per proteggere il nostro accesso allo spazio e la sicurezza dei nostri satelliti. La sfida di mantenere l'orbita terrestre pulita è cruciale non solo per la ricerca scientifica, ma anche per l'economia globale, che si basa sempre più sulle infrastrutture spaziali. Senza un intervento tempestivo, ci troviamo di fronte a un futuro in cui i rifiuti spaziali potrebbero compromettere le nostre capacità tecnologiche e scientifiche.