Finanze

Listini europei: solo parole per l'innovazione, ma le banche dominano ancora

2025-03-21

Autore: Alessandra

Negli ultimi tempi, i titoli del settore bancario hanno registrato un notevole incremento, mentre altre industrie faticano a tenere il passo.

Il primo trimestre del 2025 ha portato buone notizie per i mercati europei, evidenziando una crescita superiore al 6% rispetto ai trimestri precedenti. Questa spinta positiva degli indici di Borsa europei è principalmente attribuibile alle prestazioni in ascesa delle azioni bancarie.

Le attuali dinamiche di fusioni e acquisizioni nel settore bancario sono alla base della creazione di istituti finanziari robusti e influenti. Tra le operazioni più significative, spiccano le trattative tra Mediobanca e Generali, UniCredit e Banco BPM, e BPER e Monte dei Paschi di Siena.

Anche a livello europeo, ci sono sviluppi rilevanti; in Germania è in corso la discussione tra Deutsche Bank e Commerzbank, mentre in Spagna, BBVA e Banco Santander stanno ampliando le loro attività attraverso acquisizioni di piccole e medie banche, in risposta alla recente fusione tra CaixaBank e Bankia. In particolare, Spagna e Italia hanno fatto da apripista nel rilancio del settore bancario, con guadagni rispettivi dell'8,7% e del 5,7%, oltre alla straordinaria performance delle large value (+6,3%).

Tuttavia, il trend al rialzo non ha colpito tutti i settori allo stesso modo. Ad esempio, Glencore ha subito un calo del 7,8%, insieme alla crisi nel settore automotive, dove Stellantis ha registrato una perdita del 4,7%, e il settore tecnologico ha affrontato sfide significative.

In particolare, le multinazionali come SAP hanno visto una diminuzione dell'1,2%, mentre ASML Holding ha subito un crollo del 5,9%, trascinando verso il basso l'intero settore tecnologico europeo, che non ha mai registrato performance così deludenti nelle ultime settimane. L'unico settore in grado di tenere il passo è il large growth, supportato dal rimbalzo di titoli come Novo Nordisk (+6,2%) e AstraZeneca, che ha visto un incremento dell'8,4%.

Attualmente, il settore large growth risulta il più sopravvalutato, scambiato a un rapporto Prezzo/Fair Value di 1,11. La valutazione dei titoli tecnologici rimane essenziale, con un Prezzo/Fair Value attuale di 0,94, in calo rispetto al mese scorso quando era superiore a 1. In un contesto dove le banche sembrano avere il controllo, la vera domanda è se l'innovazione possa mai eguagliare, almeno in parte, il loro dominio.