Link University: PD, "Deciso no all'apertura nelle Marche"
2025-01-21
Autore: Chiara
Il Partito Democratico delle Marche ha espresso nuovamente la sua netta opposizione al progetto della Regione di sostenere l'insediamento della Link Campus University, un'università privata che prevede di attivare corsi di laurea a partire dall'anno accademico 2025/2026.
"Siamo convinti che l'apertura dei corsi della Link Campus University nelle Marche sia una scelta da contestare fermamente - ha dichiarato Mattia Santarelli, responsabile Diritto allo studio e associazioni studentesche del PD Marche -. Anche le associazioni studentesche, i membri di ADI e numerosi rettori condividono questa posizione."
Il leader del PD ha avvertito che questa decisione da parte della destra regionale è solo un esempio di ciò che il Governo sta tentando di implementare su scala nazionale, cioè sostituire il sistema universitario pubblico e accessibile a tutti con un insieme di università private online, disponibili solo per chi può sostenere i costi.
"Invece di perseguire tale direzione - ha proseguito Santarelli - la destra dovrebbe iniziare a investire in alloggi pubblici per studenti, attualmente insufficienti, coprendo meno del 10% dei posti letto necessari. Inoltre, è fondamentale smettere di ridurre il Fondo di Finanziamento Ordinario, una misura che sta arrecando gravi danni agli atenei pubblici, in particolare quelli marchigiani. È tempo di investire nel diritto allo studio, nell'aumento dei costi dei libri e degli affitti, e di affrontare la questione dei costosi corsi per 60 CFU, una vera e propria tassa che grava sugli aspiranti docenti. In tutto questo, noi ci proponiamo come alternativa valida."
Secondo Fulvio Esposito, coordinatore del Dipartimento Università del PD Marche, le problematiche principali riguardano le risorse: "L'Italia investe solo l'1,4% del PIL in ricerca e sviluppo, ben al di sotto dell'obiettivo europeo del 3% e della media UE del 2,1%. Questo grave sottofinanziamento, aggravato dal recente taglio di 800 milioni di euro deciso dal Governo Meloni, non fa che aumentare l'emigrazione dei talenti migliori e compromettere la qualità della formazione e della ricerca offerte finora."
In aggiunta, "il personale; invece di promuovere il rinnovamento del settore e garantire trasparenza nell'accesso e nella crescita delle carriere, le attuali misure generano posti di lavoro precari e senza tutele, accessibili solo a chi ha un sostegno finanziario familiare. Infine, c'è un rischio di privatizzazione; le politiche delle università private telematiche stanno erodendo la sostenibilità del sistema pubblico, così come già accaduto nel settore sanitario. Inoltre, si corre il rischio di snaturare l'università, che dovrebbe basarsi su un'interazione vivace e posizionata in una comunità pluralista."
Il PD Marche "richiede quindi in modo deciso alla giunta Acquaroli di fermare qualsiasi azione di supporto all'insediamento della Link Campus University e di aprire una trattativa con le università pubbliche, i sindacati e le parti sociali per sviluppare strategie mirate a rafforzare le eccellenze accademiche marchigiane."
In un contesto di difficoltà accademica e sociale, il dibattito riguardo l'istruzione superiore in Italia continua a suscitare forte interesse, rendendo cruciale un'attenta riflessione sulla direzione futura delle politiche universitarie nella nostra regione.