Nazionale

Le opposizioni alla donazione degli organi continuano ad aumentare: Un fenomeno preoccupante

2025-04-08

Autore: Sofia

Nei primi tre mesi del 2025, il 40% di 950.000 persone che hanno rinnovato la carta d'identità si è esplicitamente opposto alla donazione degli organi. Questa percentuale rappresenta un aumento significativo e il livello più alto riportato negli ultimi dieci anni, comportando gravi implicazioni per il sistema sanitario. Il Centro Nazionale Trapianti, incaricato di coordinare la distribuzione degli organi donati in tutti gli ospedali italiani, ha definito questa tendenza come "molto preoccupante", poiché ogni opposizione diminuisce la possibilità di salvare migliaia di persone in attesa di trapianto.

Il consenso o l'opposizione alla donazione possono manifestarsi in diversi modi. La prima opzione riguarda le persone decedute in ospedale, dove medici specializzati hanno il compito di informare i familiari sulla possibilità di donare gli organi. La seconda via si concretizza al momento del rinnovo della carta d’identità, un'opzione disponibile dal 2015 che ha permesso di raccogliere 20 milioni di dichiarazioni di volontà nel sistema informativo per i trapianti. È anche possibile esprimere il proprio consenso iscrivendosi all'AIDO, l'associazione italiana per la donazione degli organi.

Attualmente, nel sistema informativo dei trapianti, ci sono 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni. Nel 2024, il rinnovo della carta di identità da parte di 3,4 milioni di persone ha portato a 2,1 milioni di consensi e 1,2 milioni di opposizioni. Tuttavia, da gennaio a marzo del 2025, le opposizioni sono aumentate del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, evidenziando una crescente resistenza verso la donazione.

Giuseppe Feltrin, direttore del Centro Nazionale Trapianti, ha dichiarato che l’aumento delle opposizioni è un serio problema per il sistema ospedaliero, poiché i rifiuti vanificano i progressi realizzati dalla medicina. "Soprattutto tra le fasce più giovani, molte persone faticano a esprimere la propria volontà di donare e finiscono per registrare un 'no' che, sebbene revocabile, potrebbe compromettere la nostra capacità di reperire organi compatibili in futuro". L’attenzione si sposta anche sui "perplessi", coloro che non hanno ricevuto il messaggio adeguato riguardo al valore della donazione.

I dati rivelano che le fasce d'età più propense alla donazione sono quelle dei 40-50enni, mentre la maggiore opposizione si riscontra tra gli over 60 e i 18-30enni, con le opposizioni in questa ultima categoria che sono salite dal 33,6% nel 2024 al 37,9% nel primo trimestre del 2025.

Paradossalmente, la possibilità di registrare milioni di dichiarazioni durante il rinnovo della carta d'identità, anziché facilitare il processo, sembra limitare la capacità di realizzare trapianti, poiché la volontà espressa in vita può essere cambiata solo dalla persona stessa e non dai familiari dopo la morte.

Inoltre, è importante sottolineare che molte persone, facendo opposizione, non sono sempre pienamente consapevoli della loro decisione. Questo avviene spesso perché l’atto di opporsi viene presentato senza una corretta informazione, soprattutto durante il rinnovo della carta d'identità. Il Centro Nazionale Trapianti prevede di avviare un’indagine su larga scala per comprendere approfonditamente le motivazioni di queste opposizioni e trovare nuove strategie per guadagnare la fiducia della popolazione.

Attualmente, in Italia, ci sono 8.234 persone in lista d'attesa per un trapianto, di cui 755 necessitano di un cuore, 1.035 di un fegato, 194 di pancreas, 276 di polmoni e 5.969 di reni. Vivere in attesa di un organo rappresenta un enorme stress fisico e psicologico, poiché la vita di molti è legata alla disponibilità di organi. Donare un organo significa offrire una possibilità di rinascita a chi è costretto a terapie lunghe e dolorose come la dialisi.

Il futuro della donazione degli organi in Italia dipende dalla capacità di affrontare e superare queste opposizioni. Consapevolezza e informazione sono strumenti fondamentali per garantire che sempre più persone scelgano di diventare donatori, contribuendo così a salvare vite.