Scienza

Le ombre della luna potrebbero nascondere segreti biologici. Ecco perché è un campanello d'allarme!

2025-04-03

Autore: Luca

Microbi terrestri nelle regioni in ombra della Luna

Microbi terrestri potrebbero sopravvivere nelle regioni permanentemente in ombra (PSR) della Luna, come le aree polari che non ricevono mai luce solare a causa della minima inclinazione assiale del nostro satellite naturale. Questa intrigante possibilità è stata al centro di un recente studio presentato alla 56a Conferenza sulle Scienze Lunari e Planetarie.

Il potenziale cambiamento nella comprensione degli ambienti estremi

Questa ricerca ha il potenziale di cambiare radicalmente la nostra comprensione degli ambienti estremi nel Sistema Solare, dove la vita potrebbe esistere. John Moores, professore associato presso il Centro per la ricerca in Scienze della Terra e dello Spazio della York University, è l'autore principale dello studio e ha condiviso le sue osservazioni con i media, evidenziando le implicazioni per le future missioni umane sulla Luna e i rischi collegati alla contaminazione microbiologica.

La storia dello studio di contaminazione microbica della Luna

Il punto di partenza di questo studio risale al 2019, quando Moores ha partecipato a una ricerca sulla contaminazione microbica della Luna tramite veicoli spaziali, sotto la guida del dottor Andrew Schuerger dell'Università della Florida. «All'epoca, non considerammo le PSR a causa della complessità nella loro modellazione ambientale», ha detto Moores. Negli anni successivi, il dottor Jacob Kloos dell'Università del Maryland ha creato un sofisticato modello di illuminazione lunare, consentendo ai ricercatori di approfondire questa ipotesi inquietante.

Simulazioni nelle PSR della Luna

Con l'aumento dell'interesse sull'esplorazione delle PSR, i ricercatori hanno condotto simulazioni per determinare se le basse temperature e la ridotta esposizione ai raggi ultravioletti all'interno dei crateri Shackleton e Faustini possano garantire la sopravvivenza dei microbi. Questi crateri rappresentano obiettivi chiave per le future missioni Artemis della NASA, ma hanno anche un passato affascinante: non hanno ricevuto luce solare per miliardi di anni a causa dell'inclinazione assiale della Luna, che è di soli 1,5 gradi rispetto al Sole.

Condizioni estreme per la vita microbica

Le condizioni estreme di freddo e buio potrebbero, secondo i ricercatori, mantenere in vita i microbi terrestri per periodi prolungati. «Nel vuoto dello spazio, i microbi vengono generalmente distrutti dal calore e dai raggi ultravioletti», ha spiegato Moores, «ma nelle PSR, l'assenza di luce e le temperature gelide potrebbero offrire loro una sorta di rifugio. Anche se è difficile che possano nutrirsi o replicarsi, alcune spore potrebbero rimanere vitali per decenni prima di essere spazzate via dagli effetti del vuoto. Inoltre, le molecole organiche delle loro cellule potrebbero persistere anche più a lungo».

Possibili implicazioni per le missioni lunari

Se questi microbi dovessero finire negli strumenti degli astronauti, potrebbero replicarsi negli avamposti che verranno costruiti sulla Luna, generando potenziali false informazioni sulla presenza di vita extraterrestre.

Riflessioni sul passato di Marte

Questo scenario non è solo affascinante per le missioni lunari, ma solleva anche interrogativi sul passato di Marte. Se i microbi possono persistere in condizioni estreme sulla Luna, ciò segue che anche su Marte, in aree frequentemente in ombra, potrebbero esserci organismi viventi. Questo scoperta potrebbe riaccendere il dibattito sulle potenzialità di vita passata su altri pianeti!