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Le Controversie Legali tra Blake Lively e Justin Baldoni: Tutti i Dettagli Sconvolgenti

2025-01-02

Autore: Giovanni

Martedì, Justin Baldoni, regista e protagonista del film "It Ends With Us", ha intrapreso azioni legali contro il New York Times riguardo a un'inchiesta su una presunta campagna di diffamazione orchestrata contro Blake Lively, anche lei attrice e produttrice di questo attesissimo film. La tensione tra i due era emersa già ad agosto, durante la campagna promozionale del film, quando la loro mancanza di apparizioni pubbliche insieme aveva sollevato sospetti. Voci di comportamenti inappropriati da parte di Baldoni circolavano nei tabloid, portando quest'ultimo a ingaggiare Melissa Nathan, una rinomata esperta di gestione delle crisi e relazioni pubbliche.

Il 21 dicembre, Blake Lively ha presentato un reclamo formale contro Baldoni, accusandolo di molestie sessuali e di aver collaborato con altre persone per danneggiare la sua reputazione. Proprio lo stesso giorno, il New York Times ha pubblicato un articolo in cui tre giornalisti hanno esaminato migliaia di messaggi e email fornite da Lively, che avrebbero sostenuto la sua versione dei fatti. La questione ha assunto una risonanza internazionale, non solo a causa della celebrity status dei protagonisti, ma anche per la sua capacità di illustrare come i social network possano influenzare l'opinione pubblica.

"It Ends With Us", un romanzo di Colleen Hoover pubblicato nel 2016, ha venduto milioni di copie e tratta la storia d’amore tra Lily (interpretata da Lively), una giovane fioraia, e Ryle (Baldoni), un uomo di successo, con una trama che colpisce duramente sul tema della violenza domestica. Baldoni aveva acquisito i diritti per l’adattamento cinematografico nel 2019, ben prima della straordinaria popolarità del libro, esplosa nel 2020. Il film, come il romanzo, ha riscosso un enorme successo, incassando circa 350 milioni di dollari.

L'accusa di Lively coinvolge anche la Wayfarer Studios, co-fondata da Baldoni, e altri membri del team di produzione, come Steve Sarowitz e Jamey Heath, insieme a due esperti di pubbliche relazioni. Le lamentele di Lively riguardano presunti comportamenti inappropriati in set, inclusi baci non consensuali e osservazioni sulla sua vita sessuale. Dopo tali episodi, è stato assunto un "intimacy coordinator" per garantire il comfort degli attori durante le scene intime.

Un'altra rivelazione scioccante riguarda il marito di Lively, Ryan Reynolds, il quale ha smesso di seguire Baldoni su Instagram, mentre Lively aveva espresso a Wayfarer e Sony il desiderio di non apparire mai più pubblicamente accanto a Baldoni. Anche Colleen Hoover, l'autrice del libro, si è distaccata da Baldoni quando è venuta a sapere delle denunce di Lively.

Baldoni ha quindi cercato aiuto da Nathan, conosciuta per aver gestito situazioni simili, come quella di Johnny Depp. Messaggi di Baldoni e dei suoi collaboratori rivelano un tentativo di costruire un'immagine negativa di Lively, con affermazioni che remano contro la sua reputazione. Un episodio inquietante include uno scambio in cui veniva fatto riferimento al tentativo di "seppellire" Lively mediaticamente.

Nonostante il controverso quadro emerso, Baldoni ha continuato a mantenere un'immagine pubblica relativamente pulita, ricevendo riconoscimenti per il suo impegno nel promuovere la parità di genere. Insieme a Heath, conduce anche un podcast, "Man Enough", che tratta delle insidie della mascolinità tossica.

La Wayfarer Studios ha negato qualsiasi tipo di azione ritorsiva contro Lively, affermando che l'attrice avrebbe inventato gravi accuse per infangare la reputazione di Baldoni e Heath. Questa situazione ha suscitato un dibattito acceso su come le celebrità affrontano le crisi reputazionali e il potere dell'industria cinematografica nell'influenzare la narrazione pubblica.